Va in scena giovedì al Teatro Comunale di Cormons (Gorizia) 'The elephant man', per la regia di Giancarlo Marinelli con Ivana Monti, Daniele Liotti e Rosario Coppolino. Il testo ripropone le suggestioni dell'omonimo film diretto da David Lynch nel 1980 e tratto dai libri 'The Elephant Man and Other Reminiscences' di Frederick Treves e 'The Elephant Man: A Study in Human Dignity' di Ashley Montagu.
'The Elephant man' è soprattutto un racconto perfetto, quasi in presa diretta, di un giovane chirurgo, Frederick Treves, che salvò l'Uomo Elefante, al secolo Joseph Merrick, dalle torture dei 'freak show', le esibizioni di curiosità e 'mostruosità' naturali, della Londra di fine Ottocento. La riproposizione in teatro della vicenda non è casuale in un momento storico come quello attuale in cui l'estetica del corpo, della 'bellezza a tutti i costi', sono divenuti un motivo perpetuo ed ossessivo.
La storia dell'amicizia tra un brillante ed ambizioso chirurgo e quello che appare come un un mostro, capace però di regalare agli altri un universo di poesia e di bellezza, vuole sovvertire la logica imperante di fasulle perfezioni e puntare sulla capacità di accettare ciò che è altro da noi.
