Telecom Italia chiude il 2015 con una perdita netta consolidata di 72 milioni di euro, contro un utile di 1.350 milioni nel 2014. La perdita sconta, oltre a oneri netti non ricorrenti, l’impatto negativo delle operazioni di riacquisto delle obbligazioni proprie effettuate nella prima parte dell’anno e di alcune partite di natura valutativa e contabile. In assenza di tali impatti l’utile 2015 attribuibile ai soci della controllante sarebbe risultato di circa 1,4 miliardi.
L'Ebit del gruppo è di 2.961 milioni, in flessione del 34,6%, e l'Ebitda di 7.004 milioni, in calo del 20,3%. I ricavi ammontano a 19.718 milioni, in calo dell’8,6%. Il flusso di cassa della gestione operativa risulta positivo per 1.974 milioni, in calo dai 3.174 milioni del 2014, mentre l'indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 27.278 milioni, in aumento di 627 milioni.
Dividendo - Il cda proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo alle azioni di risparmio di 2,75 cent per azione mediante utilizzo di riserve per un ammontare totale di circa 166 milioni di euro.
Inwit - In relazione all'annunciata operazione di valorizzazione di una quota del capitale Inwit, il cda di Telecom "ha dato ampio mandato al management di approfondire e negoziare al meglio le due offerte vincolanti pervenute da Cellnex/F2i ed Ei Towers". Per l'ad Marco Patuano "Ci vuole ancora un po' di tempo". Sulla vendita della quota della società delle Torri, interviene anche il consigliere della società Tarak Ben Ammar: "Stiamo ancora valutando, non è stato deciso niente. Siamo ancora in una fase di riflessione", precisando che "senza dubbio" servirà un'altra riunione del consiglio di amministrazione per decidere.
