Conto alla rovescia per la cessione di Telecom Argentina da Telecom Italia alla Fintech del messicano David Martinez Guzman, il cui termine scade domani dopo lo slittamento della data fissata in precedenza per lo scorso 1 settembre. Ma la strada, salvo colpi di scena, appare in salita visto che mancherebbe ancora all'appello il via libera dell'Autorità argentina per le telecomunicazioni senza il quale l'operazione e' giudicata a rischio. Con tutta probabilità sarà la riunione del cda di Telecom Italia, che secondo quanto si apprende si svolgerà venerdì, a fare il punto sulla vicenda.
Siglato il 13 novembre del 2013 il contratto prevede la cessione per 960 milioni di dollari dell'intera partecipazione detenuta da Telecom Italia in Telecom Argentina. Secondo alcune indiscrezioni Fintech avrebbe proposto di procedere con l'acquisizione pagando la cifra dovuta (851 milioni sui 960 pattuiti) ma con due anni di tempo per restituire l'asset e tornare in possesso della somma versata a Telecom Italia in caso di disco rosso dell'Authority argentina. Si tratta di un'ipotesi che, qualora fosse confermata, difficilmente potrebbe trovare una sponda tra azionisti gia' critici verso la cessione dell'asset, come la Findim di Marco Fossati.
Argentina ma anche Brasile nell'orizzonte di Telecom Italia. Secondo gli osservatori non e' escluso che Tim Brasil possa a breve essere al centro di un'offerta da parte di una cordata con Oi, che ha appena rinunciato a partecipare all'asta per le frequenze 4G, e Claro (America Movil).
