Si stringe per la nomina del nuovo amministratore delegato di Telecom. E il nome più accreditato resta quello di Flavio Cattaneo. Ci sono ancora alcuni aspetti da mettere a punto e i legali sono al lavoro per sciogliere i nodi legati all'interruzione del rapporto con Ntv, società di cui il manager è amministratore delegato. Nodi di natura economica, vista la partecipazione azionaria che detiene e, soprattutto, il piano di stock grant che gli garantirebbe una quota pari al 5% del capitale.
Secondo quanto riferiscono all'Adnkronos fonti vicine al dossier, in queste ore il primo socio Vivendi sta ragionando anche sul percorso più corretto per concretizzare la svolta nella governance della società telefonica. Anche considerando la partita, più complessa del previsto, per la cessione delle torri di Inwit. Prima di prendere una decisione tra le offerte di Cellnex-F2i e di Ei Towers, dovranno esprimersi Consob e Antitrust, cui è stato chiesto un parere.
In questo scenario, l'opzione più immediata, e anche la più probabile, è quella della convocazione di un cda ad hoc, comunque prima di quello in agenda per il 12 aprile, che conferisca al nuovo Ad le deleghe, ora detenute dal presidente Giuseppe Recchi. Cattaneo è già consigliere indipendente della società e con la nuova carica perderebbe il requisito. Per mantenere gli equilibri attuali nel board, l'orientamento sarebbe quello di non cooptare un nuovo consigliere, facendo scendere il numero dei consiglieri da 17 a 16. L'altra opzione, al momento meno probabile ma comunque presa in considerazione a Parigi, prevederebbe le dimissioni di un numero di consiglieri sufficiente a fare decadere l'intero cda. In questo caso, i tempi per la nomina del nuovo ad si allungherebbero inevitabilmente. Il presidente Recchi terrebbe per ora le deleghe ereditate da Patuano e sarebbe l'assemblea, a quel punto, a esprimersi sul rinnovo del board.
Da un punto di vista formale, il prossimo passaggio è una nuova riunione del comitato nomine e remunerazione che dovrà esaminare la rosa di nomi proposta dai cacciatori di teste di Korn Ferry, per poi fornire al cda l'indicazione del candidato scelto. Tra gli altri nomi circolati, secondo le indiscrezioni, quelli dell'ad di Wind Maximo Ibarra, che ha smentito l'interesse, dell'ex direttore generale della Rai Luigi Gubitosi e, sul fronte internazionale, quelli di Rene' Obermann, ex Ad di Deutsche Telekom, e di Tom Mockridge, amministratore delegato di News International.
