Un cda riunito a Milano oggi, 27 aprile, che ha approvato la Relazione sulla remunerazione, su cui l'assemblea di Telecom Italia sarà chiamata a esprimersi il prossimo 25 maggio, e quello già in programma per il 5 maggio spostato al 13 maggio: ad ufficializzare lo slittamento nell'agenda di Telecom Italia è stato il presidente Giuseppe Recchi al termine della riunione. "Abbiamo spostato il cda del primo trimestre dal 5 al 13 maggio", ha detto spiegando che "stiamo approfondendo bene i conti".
Non si è parlato invece, oggi, secondo quanto riferito da Recchi, del tema Metroweb e di TI Sparkle su cui invece potrebbero esserci novità dal prossimo board, quello del 13 maggio, che avrà in programma il via libera al resoconto intermedio di gestione al 31 marzo. Dal cda odierno è giunta anche la nomina di Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, a vice presidente della società (alla carica non corrispondono deleghe).
Dal cda di Telecom Italia in programma a maggio era già attesa una parola definitiva sia sulla cessione di Inwit che sul dossier Metroweb. Per la società nata per lo sviluppo della fibra ottica il dialogo sarebbe ripreso ai massimi livelli: secondo fonti interpellate dall'Adnkronos ne avrebbero di recente parlato i vertici di Telecom Italia, il presidente Giuseppe Recchi e l'ad Flavio Cattaneo con il presidente e l'ad di Cdp Claudio Costamagna e Fabio Gallia. In quella occasione sarebbe emersa l'ipotesi che secondo indiscrezioni costituirebbe la vera novità della trattativa e cioè la possibilità di cedere il 25% di Telecom Sparkle a Cdp ed avere in cambio il 46% di Metroweb che fa capo a Fsi per poi acquistare la restante quota da F2i.
Telecom Italia rimarrebbe azionista di TI Sparkle, che si occupa della realizzazione e gestione di cavi sottomarini in fibra ottica ma nell'azionariato di questa società ritenuta strategica per lo scambio di informazioni entrerebbe anche la Cdp partecipata dal Mef. L'ipotesi vedrebbe Telecom Italia tornare in pole position nella trattativa per l'acquisizione di Metroweb che ha un tavolo aperto anche con Enel Open Fiber, la società di Enel nata per l'implementazione della banda ultralarga.
Quanto alla cessione di Inwit, l’offerta di Cellnex e F2i è per il 45% della società delle infrastrutture quindi con obbligo di Opa, tuttavia dovrebbe passare il vaglio dell'Antitrust. L'offerta di Ei Towers lascerebbe invece a Telecom Italia la maggioranza, cioè una quota intorno al 30%, ma presenta problematiche Consob poichè eviterebbe di lanciare un'Opa. Su queste offerte erano stati avviati approfondimenti dal cda già dallo scorso marzo.
