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Tennis, sfumano Atp Finals. Appendino: "Governo sciolga indugi"

15 febbraio 2019 | 18.19
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Sfuma tra le polemiche il sogno delle Atp Finals per Torino. Il governo, infatti, non ha trovato l'accordo sui 78 milioni di euro necessari a garantire il dossier della candidatura per il prestigioso torneo di tennis (al via i migliori 8 giocatori della stagione del circuito maschile) dal 2021 al 2025. Per la sindaca Chiara Appendino e il M5S torinese le Atp Finals erano un'opportunità da cogliere dopo il passo indietro nella candidatura alle Olimpiadi del 2026, andata avanti con Milano-Cortina.

APPENDINO - "Il mio appello è che il Governo sciolga gli indugi, in questa fase così delicata, confermi le garanzie che si era impegnato a fornire e che tutte le forze politiche forniscano il loro supporto affinché questo obiettivo possa essere raggiunto insieme" ha detto la sindaca di Torino Chiara Appendino. "Si tratta di un'opportunità unica che Torino, il Piemonte e tutto il nostro Paese non possono perdere". "Nei mesi passati Torino si è candidata per ospitare dal 2021 per 5 anni uno dei 5 tornei internazionali di tennis più importanti al mondo: le Atp Finals", ricorda la sindaca sottolineando che si tratta " di un evento che ogni anno porta in loco 250.000 spettatori, viene seguito in oltre 180 paesi con audience medio di 95 milioni di persone. Sarebbe un volano per il tennis italiano ma anche per l'economia del territorio e di tutto il Paese, visti gli investimenti pluriennali che è in grado di attrarre. Non è un caso che si siano candidate 40 città da ogni parte del mondo". "Nonostante la forte concorrenza - prosegue Appendino - lo scorso dicembre abbiamo sorpassato la prima selezione, entrando nella shortlist delle 5 città che si giocheranno l'assegnazione a marzo . Le città sono Londra, sede attuale, Manchester, Tokyo, Singapore e, appunto, Torino dove competizione si svolgerebbe interamente all'interno del PalaAlpitour". "Torino, la Fit, il Coni , le istituzioni sinora coinvolte e tante realtà del territorio hanno sin qui profuso un grandissimo impegno per questa candidatura consapevoli dell'importanza dell'evento e continueranno a impegnarsi per provare a vincere", conclude la prima cittadina del capoluogo piemontese.

MOSSA LAST MINUTE - La Federtennis riferirà oggi stesso alla Atp della proposta di legge per sbloccare le garanzie richieste alla candidatura di Torino ad ospitare le Finals dal 2021 al 2025. E' questa la mossa 'last minute' per tenere in vita la candidatura, dopo il mancato accordo nel Consiglio dei ministri andato in scena ieri. La fideiussione di oltre 70 milioni, a copertura delle spese dei primi due anni dell'evento, andava presentata entro la scadenza di questa sera, come richiesto dalla Atp nelle lettere inviate un paio di settimane fa a tutte le città inserite nella short list (oltre a Torino, Londra, Manchester, Singapore e Tokyo). Al momento la Fit non può garantire il contributo pubblico sul quale poggia il progetto, ma nella missiva alla Atp allegherà la proposta di legge che, se approvata, potrebbe sbloccare la questione delle coperture finanziarie. In attesa di una risposta dell'Atp, restano da capire i tempi entro cui potrà essere approvata la proposta legislativa e se ci sia all'interno della maggioranza la volontà condivisa di sostenere l'iniziativa della proposta di legge che vede come primo firmatario il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari.

LA VICENDA - L'area leghista sembrava disposta ad assecondare gli alleati di governo, ma la questione è finita su un binario morto quando è arrivato il momento di trovare la formula per lo stanziamento delle risorse. Da parte dei pentastellati era forte il timore che dietro al sì alle garanzie economiche per le Atp Finals potesse nascondersi una 'trappola' legata proprio alla candidatura italiana ai Giochi invernali, che al momento non gode delle garanzie economiche del governo ma solo di quelle fornite dalle Regioni Lombardia e Veneto.

In ogni caso, la fumata nera sulla candidatura torinese alle Atp Finals ha innescato già le prime polemiche. Il consigliere comunale Marco Chessa in un post su Facebook accusa la Lega di avere "usato le Finals come merce di scambio sul sostegno economico alla candidatura olimpica di Milano e Cortina del 2026", dicendosi poi "offeso perché Torino non può continuare ad essere tagliata fuori da qualsiasi evento o investimento pubblico". Contro gli alleati di governo si scaglia anche l'altro consigliere pentastellato Damiano Carretto: "Un evento low cost con ricadute altissime in cui il M5S credeva fortemente. Niente cemento, niente impianti su cui far lievitare i costi a dismisura, niente infrastrutture inutili, niente consulenze affidate agli amici degli amici. E la Lega è contraria. Fatevi due domande", scrive sempre sui social. Ma c'è anche chi, come Silvio Magliani, nel mancato sì del governo alle Atp Finals legge una sconfitta della sindaca Chiara Appendino: "Ennesima beffa di una lunga serie, che include tanti altri esempi a partire dalle Olimpiadi. Giunta incapace perfino di farsi ascoltare da un governo centrale politicamente amico", è il tweet del capogruppo dei Moderati del Comune torinese. Duro contro la giunta pentastellata è anche il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Lo Russo. "Grazie ai veti e ai ricatti incrociati tra Lega e grillini dentro il governo, dopo le Olimpiadi invernali 2026 Torino ha perso anche la possibilità di ospitare le Atp Finals di tennis 2021-2025 dimostrando, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, la totale irrilevanza politica di Appendino anche nel suo movimento politico. Una ulteriore botta per Torino. L'ennesima", scrive sui social Lo Russo, che aggiunge: "La Torino di Appendino le perde tutte. Proprio tutte". Un assist a Torino arriva dal capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, che annuncia: "Faremo di tutto perché Torino ospiti il torneo Atp Finals di tennis. A tal proposito ho già presentato una proposta di legge volta ad autorizzare una spesa complessiva, per gli anni 2021-2025, di 78 milioni al fine di garantire l’evento: 18 milioni per il 2021 e 15 per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025". Un'iniziativa che però arriva se non a tempo scaduto a fil di sirena, visto che la deadline per le garanzie è fissata ad oggi.

BERTOLUCCI - "Mi dispiace moltissimo, sarebbe stato molto importante per l'Italia tennistica e un veicolo pubblicitario incredibile - dice all'Adnkronos Paolo Bertolucci, ex tennista e oggi commentatore tv -. Di occasioni e opportunità ne stiamo perdendo a bizzeffe, questo dispiace per lo sport in generale e per l'immagine dell'Italia all'estero". "Lo sapevano fin dall'inizio che c'era bisogno di questa copertura: o avevano avuto garanzie da qualcuno oppure è inutile partecipare alla corsa se sai che non hai i soldi. Dispiace perché c'erano i presupposti, anche se era dura", spiega Bertolucci allargando il discorso alle altre candidate. "Era difficile spuntarla contro Londra, che porta avanti da anni le Atp Finals in maniera esemplare, o contro Singapore, altra nazione forte. E' anche una questione di soldi: Londra è in grado di garantire il sold out per otto giorni nella doppia sessione, pomeridiana e serale, quindi è una garanzia. Comanda il dio denaro, se non ce l'hai non puoi partecipare alla competizione".

PIETRANGELI - "Niente Atp Finals in Italia? Mi dispiace moltissimo, sono tutte coltellate che ci diamo da soli. Il governo allo sport gliene sta combinando di tutti i colori" dice Nicola Pietrangeli, mito del tennis italiano, interpellato dall'Adnkronos. "Non si rendono conto che eventi come questo potrebbero dare un'immagine migliore dell'Italia. Con tutti i soldi che vengono sperperati, mi sembra assurdo che non si trovino le coperture per un evento del genere. Londra ha ospitato le Atp Finals per tanto tempo e vorrebbe farlo per altri vent'anni. Ma tanto in Italia conta solo il calcio. E litighiamo da anni per lo stadio della Roma: 'lo famo, non lo famo'", rimarca Pietrangeli. "Per mia fortuna non mi occupo di politica, ma da uomo dello sport mi dispiace che non si capiscano certe cose. Sembra che del Paese reale non interessi a nessuno. I due partiti di governo che si prendono a pugni tra loro: sembra una cosa impossibile -conclude- eppure è così".

PANATTA - "Le Atp Finals? E' un grande evento ma ci vogliono un sacco di soldi per farlo, come tutte le manifestazioni di questo tipo. Evidentemente non c'erano le condizioni" commenta Adriano Panatta, parlando con l'Adnkronos. "Credo che sia un fatto economico e -fa notare Panatta- mi sembra che non sia la prima volta che accade, è così anche per Milano-Cortina. Evidentemente l'orientamento del governo è questo".

LEA PERICOLI - "Per noi appassionati di tennis è un grande dispiacere", confida all'Adnkronos Lea Pericoli, icona del tennis tricolore "ma in un momento come questo è anche difficile chiedere al governo di garantire, quindi capisco ed è anche logico che non si faccia". "Ci sono due aspetti e vanno rispettati entrambi, non mi scaglierei contro il governo che ha problemi più importanti di un torneo di tennis: se hanno deciso così, avranno fatto le giuste considerazioni", chiosa Pericoli.

GIORGETTI - "Il governo, né tantomeno il sottoscritto come qualcuno male informato ha detto, non è contrario alle Atp 2021-26 - dice il sottosegretario alla presidenza con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti -. La questione, purtroppo, è che se non ci sono le risorse diventa complicato e illegittimo per l'esecutivo dare le garanzie economiche. Ben vengano dunque, e mi risulta ci sia già una proposta Molinari, leggi d'iniziativa parlamentare che prevedano coperture economiche. A quel punto saremo felici, e io più degli altri, di fornire le necessarie garanzie governative all'evento".

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