Stop sopra i 37,5 C°
Nel settore del commercio al dettaglio si dovrà "predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione", "in particolar modo per supermercati e centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura" sopra ai "37,5 °C". Lo prevedono le linee guida delle Regioni per la Fase 2. "Prevedere regole di accesso, in base alle caratteristiche dei singoli esercizi, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti"; "garantire un'ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l'igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, promuovendone l'utilizzo frequente da parte dei clienti e degli operatori", si legge nel documento.
"In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccando la merce" e "i clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti".
"L'addetto alla vendita deve procedere a una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente)" e si dovrà "assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni".
Ancora, "favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell'aria" e "la postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche".