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Terra dei fuochi, Periferia Italia: "investire 6 miliardi per bonifica"

15 febbraio 2021 | 17.44
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ACERRA, ITALY: Dioxin, itÕs a massacre from Naples to Caserta. Tumours, suspicious deaths, monster animals. Toxic waste burned and buried by the Camorra. This is how you die in ÒCampania FelixÓ (ÒHappy CountrysideÓ). IN THIS PICTURE: For years now crops have been grown on waste. In order to market their produce, the corrupt organisations work with Òwaybill transfersÓ. In simple English, they exchange a product waybill for another one coming from safe areas (generally from Spain). PHOTOGRAPH PROVIDED BY IBERPRESS +390670496984 www.iber-press.com - ©Diego Barsuglia/IBERPRESS
ACERRA, ITALY: Dioxin, itÕs a massacre from Naples to Caserta. Tumours, suspicious deaths, monster animals. Toxic waste burned and buried by the Camorra. This is how you die in ÒCampania FelixÓ (ÒHappy CountrysideÓ). IN THIS PICTURE: For years now crops have been grown on waste. In order to market their produce, the corrupt organisations work with Òwaybill transfersÓ. In simple English, they exchange a product waybill for another one coming from safe areas (generally from Spain). PHOTOGRAPH PROVIDED BY IBERPRESS +390670496984 www.iber-press.com - ©Diego Barsuglia/IBERPRESS

"I risultati del rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sulla situazione epidemiologica della Terra dei Fuochi sono la dimostrazione del fallimento della politica”. Lo ha detto Antonio Tedeschi, segretario di Periferia Italia, nuovo soggetto politico nato con l’obiettivo di sviluppare iniziative volte a dare voce e futuro ai territori emarginati e alle popolazioni che vivono in quelle zone.

“Per ripristinare una situazione di normalità in quelle zone – continua Tedeschi – occorre investire con urgenza 6 miliardi di euro per la bonifica e il rilancio dei territori definiti dalla Legge 6/2014 come Terra dei Fuochi e che coinvolgono 55 comuni della provincia di Napoli e Caserta. È fondamentale quindi puntare in una seconda fase sui processi di sviluppo legati all’economia del territorio partendo dalle colture biologiche e biodinamiche, rimboschimento e aree verdi. Quale migliore occasione di questa fase storica per attingere i fondi necessari dal Recovery Fund all’interno del paragrafo relativo alla rivoluzione verde”.

“Fino ad oggi - prosegue - il governo non ha mirato ad investire sulle colture salutistiche del biologico e del biodinamico che potrebbero creare una filiera enorme per tutto il territorio a tal punto da invertire la rotta legata alla salute e al futuro economico di queste aree. È urgente che la politica smetta di perdere tempo e si concentri sui problemi reali delle persone cominciando ad occuparsi delle zone periferiche e delle aree interne che coinvolgono oltre 23 milioni di cittadini italiani”, conclude Tedeschi.

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