"L'Italia non si fa fermare dal terremoto. Io qui rappresento il governo, ma anche tutto il nostro popolo: il Paese è al vostro fianco per non farsi fermare". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Camerino durante un sopralluogo nelle zone colpite dal terremoto. "Anche se piegati non possiamo mollare", ha aggiunto Renzi -. E' fondamentale che l'università riparta subito, che sia messa in condizione di ripartire subito, con modalità che abbiamo già individuato".
"Diciamo no alle tende, non ci prendiamo in giro. Siamo a ottobre, non si può passare l'inverno in tenda", ha continuato il premier, che ha lanciato un appello al Parlamento perché approvi velocemente il decreto terremoto: "Facciamo un appello, nel rispetto dei ruoli, perché il Parlamento approvi nei tempi più rapidi possibili il decreto terremoto. Prepariamo un emendamento che contempli le caratteristiche di novità di questo terremoto". "Abbiamo fatto il Cdm e stanziato 40mln dal fondo di emergenza, non basteranno - ha aggiunto -, ma c'erano già 50mln. I primi segnali ci sono, poi ci sarà il credito di imposta. Faremo anche qui lo stesso meccanismo virtuoso di Amatrice, Accumoli, Arquata".
Dopo una informativa del presidente del Consiglio Matteo Renzi sul terremoto di ieri sera, il Consiglio dei ministri ha oggi adottato una delibera che estende gli effetti della dichiarazione di stato d’emergenza già adottata il 25 agosto scorso agli eventi sismici che hanno colpito ieri le regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per destinare 40 milioni di euro e consentire al Capo del Dipartimento della protezione civile di assicurare con la massima tempestività ed efficienza gli interventi necessari all’assistenza alle popolazioni colpite. Lo ha reso noto Palazzo Chigi al termine del Cdm.