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Terremoto Turchia, Mattarella a Erdogan: "Italia vicina a vostro dolore"

06 febbraio 2023 | 08.15
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Premier Meloni: "Vicinanza a popolazioni colpite"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

"Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l’Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell’amico popolo turco. Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti - cui auguriamo un pronto ristabilimento - e alle squadre di soccorso". Lo scrive il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan.

"In spirito di vicinanza, la prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale", conclude il Capo dello Stato.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso. E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

"Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime. Non mancherà l’aiuto dell’Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani che in un tweet successivo ha aggiunto: "Ho appena parlato con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu per esprimergli la vicinanza dell’Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione civile".

“Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il Corpo nazionale del Vigili del fuoco ad intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c’è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l’Italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare”. Così Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile su 'Rai Radio1' all’interno dello Speciale 'Gr1' dedicato al terremoto in Turchia e Siria.

“I team sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso”, ha concluso.

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