"Avremmo bisogno di una struttura che gestisca la flotta oceanografica che è una infrastruttura strategica che il paese deve avere per permettere la ricerca sul mare di geologia, biologia, oceanografia…". Così, il responsabile scientifico del Progetto Magic, professo Francesco L. Chiocci, a margine della presentazione dell'Atlante dei lineamenti di pericolosità dei mari italiani, oggi alla Camera. "Attualmente la comunità scientifica italiana è rimasta senza navi oceanografiche in grado di operare in alto mare e nel Mediterraneo, abbiamo una nave oceanografica acquisita recentemente che può fare attività ai Poli ma nessuna in alto mare in Italia: è una situazione diversa da tutti i paesi economicamente avanzati – spiega - che stanno investendo tantissimo sulla ricerca sul mare perché il mare è la prospettiva futura da tanti punti di vista anche applicativi".