Algeria e Tunisia hanno creato delle postazioni avanzate per il controllo della frontiera comune, che si estende per circa 1.000 chilometri, allo scopo di impedire le infiltrazioni di terroristi dai due lati del confine. E' quanto riferisce il quotidiano algerino 'Ennahar', secondo cui questa iniziativa fa parte di un accordo di sicurezza siglato tra le parti che è diventato operativo a partire da ieri e che prevede anche lo scambio di informazioni di intelligence sui movimenti dei gruppi jihadisti.
In base all'accordo, le forze di sicurezza algerine, che saranno dotate al pari di quelle tunisine di telecamere termiche e apparecchiature radar per monitorare i movimenti dei gruppi fuorilegge, avranno la facoltà di intervenire in modo rapido sul confine tunisino in caso di infiltrazione di elementi terroristici. In particolare, l'attenzione sarà concentrata sull'area tunisina del monte Chaambi, al confine con l'Algeria, dove l'esercito tunisino è impegnato in operazioni armate contro jihadisti nascosti nella zona.
Come ha spiegato una fonte di sicurezza a 'Ennahar', la questione del coordinamento tra i due Paesi nella lotta al terrorismo è stata discussa "in occasione dell'ultimo incontro ad Algeri tra il comandante della gendarmeria algerina, Ahmed Boustila, e il suo omologo tunisino (Mounir Ksiksi, ndr)", nel corso del quale si è deciso di "unire gli sforzi per combattere il crimine organizzato e il contrabbando in tutte le loro forme".
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