''Da un punto di vista dell'analisi siamo parte di quell'area dell'Occidente che è nel mirino. Da un punto di vista dell'evidenza investigativa, di una minaccia concreta, non possiamo dire di avere un indizio di essere a rischio''. Lo ha detto, intervistato dal programma 'Diciannovequaranta' su La 7, il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
''Abbiamo un elemento che crea preoccupazione che è quello dei combattenti stranieri, ovvero degli occidentali che vanno a combattere nei teatri di guerra e che possono tornare da reduci nei paesi di origine - ha spiegato Alfano - Abbiamo immaginato di rafforzare la legislazione sia da un punto di vista delle misure di prevenzione, sia del controllo di polizia molto duro e molto severo nei confronti di quelli che riteniamo possano essere dei soggetti che hanno la tentazione di andare a combattere, sia dal punto di vista del codice penale. Noi adesso possiamo punire con il nostro codice penale il reclutatore ma non chi va a fare il combattente in terra straniera''.