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Terrorismo, allarme di Alfano: "Il porto di Bari possibile accesso per i jihadisti"

11 ottobre 2014 | 14.08
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Il ministro dell'Interno in conferenza stampa: "Le nostre analisi, le valutazioni dell'intelligence, e quanto viene fuori dalle indagini della magistratura e anche, adesso, dalle sentenze della magistratura, ci fanno capire". Sulle nozze gay ribadisce: "Quando ci sarà una nuova legge la applicherò"

Angelino Alfano (Adnkronos)
Angelino Alfano (Adnkronos)

"Le nostre analisi, le valutazioni dell'intelligence, quanto viene fuori dalle indagini della magistratura e anche, adesso, dalle sentenze della magistratura, ci fanno capire, anche con una retrospettiva sul passato, che il porto di Bari può essere una porta di ingresso di aspiranti jihadisti". Lo ha detto il ministro dell'interno, Angelino Alfano, parlando in conferenza stampa a Bari, al termine della riunione con le forze dell'ordine che si e' svolta in Prefettura.

Il rappresentante del Viminale ha ricordato, a questo proposito, l'approvazione, mercoledì scorso da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, del piano 'Cristoforo Colombo' per la sicurezza del porto "che si attiva immediatamente in caso di rischio per attentati terroristici", ha spiegato.

Alfano ha ricordato anche la vicenda dell'imam di Bruxelles arrestato alcuni anni fa mentre transitava dallo scalo barese e anche la recente sentenza sull'imam di Andria condannato a 5 anni di reclusione, unitamente a 4 presunti complici.

"Vorrei sottolineare l'importanza di questo dato - ha affermato - in particolare questa condanna giunge per un'attività che, lo vedremo meglio nelle motivazioni, non è solo derivante da un organizzazione quanto da una propaganda ideologica che invita all'estremo sacrificio, anche umano, per il bene della jihad. Una sentenza che apre un importante varco anche dal punto di vista giurisprudenziale sul sistema di punizione dell'attività di reclutamento via web. Abbiamo voluto rafforzare, anche con la mia presenza questo faro acceso sul porto di Bari e su soggetti che, radicalizzandosi, possono accogliere il messaggio che attraverso i canali del web, e non solo, viene portato avanti dall'Islamic State e dall'Isis".

Il nodo delle nozze gay - "Ribadisco, nella sede di una prefettura, che da ministro dell'Interno altro non ho fatto che fare applicare una legge. Poiché i sindaci agiscono nella trascrizione dei matrimoni come ufficiali dello stato civile e non prevedendo le leggi italiane matrimoni tra persone dello stesso sesso, io ho fatto applicare la legge. Quando ci sarà una nuova legge io la farò applicare". Così il ministro dell'interno Angelino Alfano, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante una conferenza stampa che si è tenuta nella Prefettura di Bari, al termine di una riunione con le forze dell'ordine e il procuratore del capoluogo pugliese Giuseppe Volpe, convocata per fare un punto sulla situazione dell'ordine pubblico e della sicurezza.

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