Due uomini sono stati arrestati in un raid antiterrorismo a Sydney perché sospettati di preparare attentati contro diversi obiettivi sensibili tra cui una base navale a Woolloomooloo, quartiere rinomato alla periferia della città. Si tratta di Abdullah Salihy, 24 anni, e Mohammad Alamouie, 20. Secondo quanto affermato dal il vicecommissario della polizia del Nuovo Galles del Sud, Catherine Burn, i due fanno parte di "un gruppo di persone che si sono riunite con l'idea, con l'intento di fare qualcosa e hanno cominciato i preparativi per realizzare un atto terroristico. Crediamo di aver sventato l'attentato programmato".
Gli arresti sono collegati alle indagini derivanti dal sequestro lo scorso dicembre di materiali per mettere in atto una serie di attacchi a Sydney. L'operazione era stata denominata 'Operation Appleby' e ha già portato all'incriminazione di altre 11 persone, tuttavia Burn ha precisato che "attualmente non vi sono minacce specifiche per la comunità". Se riconosciuti colpevoli i due arrestati rischiano fino a 15 anni di reclusione.
Il raid a Sydney è avvenuto lo stesso giorno in cui è stato rivelato che un sospetto estremista francese di origine araba è stato fermato all'aeroporto di Melbourne due giorni dopo gli attacchi terroristici di Parigi. L'uomo era arrivato da Abu Dhabi e i controlli di sicurezza hanno scoperto che aveva con sé materiale estremista e sostanze lacrimogene illegali. L'uomo, ha riferito il quotidiano The Australian, è stato interrogato in aeroporto, arrestato durante la notte, e poi rimandato in Francia dove è stato interrogato dalle autorità francesi.
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