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Terrorismo, estradato in Italia il mullah Krekar

26 marzo 2020 | 12.53
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Foto Carabinieri
Foto Carabinieri

E' atterrato questa mattina a Fiumicino Faraj Ahmad Najmuddin, conosciuto come mullah Krekar, già leader dell’organizzazione terroristica sunnita Ansar Al Islam. Estradato dalla Norvegia, dove era residente dal giugno del 1991 dopo aver ottenuto un permesso come rifugiato, è stato portato dai carabinieri nel carcere di Rebibbia dove rimarrà in custodia in attesa di proseguire l’iter giudiziario instaurato nei suoi confronti di fronte alla Corte d’Assise di Bolzano. Condannato dalla Corte di Assise di Bolzano a 12 anni di reclusione, è ritenuto colpevole di aver costituito una propria organizzazione terroristica di matrice curdo-sunnita, denominata 'Rawti Shax', dotata di ramificazioni operative e organizzative transnazionali sotto forma di cellule presenti in Italia (i cui sodali sono già stati condannati in via definitiva), in Norvegia, in Germania, in Inghilterra, in Svizzera, in Grecia, in Finlandia e in Iraq.

Tra le finalità del gruppo l’invio di foreign fighters nelle zone di conflitto tra Iraq e Siria; la partecipazione al jihad su scala globale; l’instaurazione nel Kurdistan iracheno di un califfato regolato dalla legge coranica (sharia); la realizzazione di atti di intimidazione nei confronti di diversi governi occidentali, attraverso la costituzione di cellule dormienti disseminate in tutta Europa.

Il suo nome è tra i sei cittadini di origine curdo-irachena condannati per associazione con finalità di terrorismo anche internazionale lo scorso 15 luglio dalla Corte d’Assise di Bolzano nell’ambito dell’indagine denominata Jweb condotta dal Ros dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con le Autorità giudiziarie e di Polizia del Regno Unito, della Norvegia e della Germania, sotto il coordinamento giudiziario della Procura Distrettuale di Trento e del Desk italiano presso Eurojust e il raccordo investigativo di Europol. Tre degli imputati risultano residenti in Norvegia, mentre gli altri tre si trovano in Gran Bretagna, uno dei quali, riconosciuto come membro effettivo dello Stato Islamico, è detenuto.

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