La Gran Bretagna non può mandare le forze speciali per liberare l'ostaggio britannico detenuto dallo Stato islamico "perché non sappiamo dov'è, è semplice". L'ammissione è arrivata dal ministro degli Esteri britannico Philip Hammond, a Parigi per partecipare alla conferenza internazionale sull'Iraq, a due giorni dalla diffusione del video con la decapitazione di David Haines e con le minacce al secondo ostaggio britannico, Alan Henning.
"Ovviamente - ha continuato il titolare del Foreign Office - se sapessimo dov'è, saremmo in grado di valutare tutte le possibili opzioni. Abbiamo considerato ogni opzione possibile per sostenere le vittime dei rapimenti, sia britanniche che di altri Paesi, e se sapessimo dove si trovano, la storia sarebbe diversa".
Hammond ha poi tenuto a rassicurare la famiglia di Henning, che sta vivendo "un momento terribile", sull'impegno del governo "a fare tutto quello che possiamo per proteggerlo". Ma, ha concluso, "loro comprendono i limiti alle nostre capacità e che abbiamo a che fare con un'organizzazione barbara i cui valori sono completamente diversi dai nostri. Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere l'ostaggio, ma non possiamo allontanarci dal nostro obiettivo strategico di distruggere l'Is".
