cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 15:43
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Terrorismo: Dar al-Iftaa egiziana, non rispondete ad appelli Baghdadi

15 maggio 2015 | 13.56
LETTURA: 2 minuti

L'istituzione si pronuncia dopo l'ultimo messaggio audio attribuito all'autoproclamato califfo dello Stato islamico in cui fa appello a tutti i musulmani del mondo a combattere. Due giorni fa la notizia non confermata della morte del numero due dell'Is.

Terrorismo: Dar al-Iftaa egiziana, non rispondete ad appelli Baghdadi

"Non rispondete agli inviti di Abu Bakr al-Baghdadi ad unirsi alla sua organizzazione". E' questo l'appello lanciato dalla Dar al-Iftaa egiziana, che si occupa di emettere le fatwa ufficiali in Egitto, a proposito del messaggio audio diffuso ieri e attribuito all'autoproclamato califfo dello Stato islamico (Is).

Nel messaggio Baghdadi, che fonti occidentali avevano dato per gravemente ferito negli attacchi della Coalizione internazionale, esorta "tutti i musulmani in ogni luogo a emigrare nello Stato islamico o a combattere dovunque si trovino".

Ma la Dar al-Iftaa dichiara "legalmente nullo l'annuncio del califfato da parte di un qualsivoglia movimento o organizzazione". In una nota la Dar al-Iftaa spiega che "chi aggredisce i paesi, se ne impossessa, ne uccide la gente e ne depreda i beni merita la più dura punizione, poiché tutto questo è una forma di devastazione programmata a danno della società".

Quanto al jihad, a cui invita Baghdadi nel suo messaggio, per l'istituzione egiziana si tratta di un "diritto-dovere ben regolato che nessuno può ostacolare o impedire, ma se sfugge alle regole stabilite dalla legge, e se non gli si applicano le dovute condizioni e limiti, non è più jihad legittimo".

Di conseguenza la Dar al-Iftaa mette in guardia dal "rispondere a questi appelli distruttivi a prendere le armi e allo spargimento di sangue", in quanto i musulmani non ne ricaveranno altro che "nuovo caos, distruzione, perdita dei diritti ed esilio", di cui i fedeli dell'Islam "hanno assaporato il gusto amaro per lunghi decenni".

"I Paesi in cui vive una maggioranza musulmana in grado di adempiere ai suoi doveri religiosi e a manifestare la propria fede senza impedimenti sono Paesi musulmani", sottolinea la Dar al-Ifta. In tal senso, "la pretesa dell'Is di difendere i musulmani è falsa. Semmai - conclude la nota - uccide i musulmani e li disperde molto più di quanto facciano i non musulmani".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza