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Terroristi arrestati in Francia, difensore Terrel: "Calvario, ostaggi ragion di Stato"

06 maggio 2021 | 16.06
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Le parole dell'avvocata francese di sei dei nove ex terroristi italiani: "E' accanimento"

Xinhua
Xinhua

"Stanno distruggendo delle vite. E' un terribile calvario. Ho difficoltà a trovare le parole giuste. E' deplorevole. Sono persone che erano riuscite a ricostruirsi una vita normale, una vita famigliare serena e che ora si ritrovano proiettati in un'arena mediatica che torna a tirare fuori una storia vecchia di 40 anni. E' incredibile, è un accanimento. Sono vite distrutte per una ragion di Stato". Ad affermarlo all'Adnkronos è Irene Terrel, l'avvocata francese di sei dei nove ex terroristi fermati in Francia il giorno dopo la prima audizione alla Corte di Appello di Parigi.

Le prossime udienze dei suoi assistiti - l'ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani; l'ex militante delle Brigate Rosse, Roberta Cappelli; l'ex brigatista Marina Petrella; l'ex membro dell'organizzazione dei Nuclei armati, Narciso Manenti; l'ex militante dei Proletari armati Luca Bergamin e l'ex Br, Giovanni Alimonti - sono previste il 23 e il 30 giugno prossimo. "Nonostante siano stati arresti collettivi si tratta di vicende individuali", osserva Terrel.

Per la storica avvocata francese "è scandaloso lo stratagemma" messo in atto: "con una procedura irregolare hanno anticipato gli arresti per evitare la prescrizione" di uno degli ex terroristi italiani arrestati nei giorni scorsi e per cui la prescrizione doveva scattare l'8 aprile. Nella vicenda di Luca Bergamin, l'ex militante dei Pac che dovrebbe scontare una pena di 16 anni e 11 mesi di reclusione e che si è costituito il 29 aprile, "ci sono stati già due pareri sfavorevoli all'estradizione". Anche Narciso Manenti, l'ex militante dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale che dovrebbe scontare un ergastolo, rileva Terrel, "ha avuto un parere sfavorevole all'estradizione".

Con questa nuova procedura avviata dall'Italia e dalla Francia "si calpesta i diritti. Si distruggono delle vite. E' rivoltante", sottolinea ancora Terrel.

E questa vicenda non riguarda solo l'Italia ma anche la Francia: "Per 40 anni ha dato delle garanzie giuridiche. Tutti - sottolinea l'avvocata - hanno ottenuto un permesso di soggiorno permanente che è stato rilasciato dalle prefetture. Ci sono stati atti giuridici che hanno consolidato lo status di asilo. E nonostante questo ci ritroviamo in questa situazione frutto di un piccolo accomodamento tra Stati che vorrebbero 40 anni dopo fare dire ai giudici il contrario di quello che hanno detto per 40 anni e fare in modo che lo Stato possa violare le garanzie giuridiche concesse finora", aggiunge l'avvocata francese.

"Per me è una vergogna", spiega Terrel. "Per 40 anni c'è stata una posizione confermata da quattro presidenti francesi. Queste persone sono degli ostaggi di una ragion di Stato. E' terribile. Non solo si viola il diritto ma si creano danni umani enormi".

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