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Terza dose vaccino, Ema: "Stati possono far partire piani"

09 settembre 2021 | 13.42
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Si può procedere anche prima che si esprima l'agenzia europea per il farmaco

Terza dose vaccino, Ema:

Gli stati dell'Ue possono partire con la terza dose del vaccino covid anche prima che si esprima l'Ema, l'agenzia europea del farmaco. "Gli Stati membri dell'Unione europea, attraverso i loro gruppi consultivi tecnici nazionali sull'immunizzazione (Nitag), possono procedere comunque nel pianificare campagne di somministrazione di dosi aggiuntive o dosi 'booster'" di vaccino anti-Covid, "come misura proattiva di salute pubblica, anche prima che una decisione regolatoria venga presa. Questo tipo di scelte sono pienamente comprese dall'agenzia nel contesto di emergenza in cui siamo", ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell'Agenzia europea del farmaco Ema, durante un briefing per la stampa.

Una precisazione che l'Ema aveva fatto congiuntamente all'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, già a inizio settembre: "La consulenza su come somministrare le vaccinazioni rimane prerogativa dei Nitag che guidano le campagne vaccinali in ciascuno Stato Ue - si leggeva nella nota - Per questo, mentre l'Ema valuta i dati" in materia, "gli Stati membri possono già prendere in considerazione piani preparatori per la somministrazione di richiami e dosi aggiuntive".

L'agenzia evidenzia che la terza dose del vaccino covid serve agli immunodepressi e ad alcuni anziani. "Ci sono evidenze sempre più chiare sulla necessità di prendere in considerazione dosi aggiuntive di vaccino" anti-Covid "per le persone che potrebbero rispondere male all'immunizzazione, come quelle con un sistema immunitario gravemente indebolito o alcuni pazienti anziani", ha aggiunto Cavaleri.

L'Ema, ha ricordato, "sta valutando una domanda per l'uso di una dose" aggiuntiva "di richiamo del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer), da somministrare almeno 6 mesi dopo la seconda dose a persone di età pari o superiore a 16 anni. I risultati sono previsti nelle prossime settimane", ha evidenziato Cavaleri, sottolineando che "altri produttori potrebbero presto presentare i dati su una terza dose di richiamo. Moderna ha iniziato a inviare i dati della sua sperimentazione clinica con dosi di richiamo". L'Ema, ha precisato Cavaleri, sta lavorando a stretto contatto con l'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) per "raccogliere e rivedere i dati sulle dosi di richiamo".

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