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Terza ondata ci sarà? Cosa dicono Crisanti, Capua e Galli

08 dicembre 2020 | 22.34
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(Fotogramma)
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La terza ondata della pandemia di coronavirus ci sarà? Dobbiamo prepararci a mesi terribili segnati dal Covid? Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati dalle dichiarazioni di vari esperti -da Walter Ricciardi a Andrea Crisanti, da Ilaria Capua a Massimo Galli-, tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, con qualche parziale variazione sul tema. "Siamo ancora nel pieno della seconda ondata di Sars-CoV-2, dicembre e gennaio saranno terribili per due motivi: per i problemi nell'accesso ai servizi e per le tante differenze a livello ragionale", ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, nel suo intervento al quinto 'Orphan Drug Day-L’impatto della pandemia sui malati rari: destinati a tornare nell’ombra?' promosso online dall'Osservatorio malattie rare (Omar). Le parole di Ricciardi hanno lasciato il segno, trasformandosi in un campanello d’allarme nei giorni in cui il numero dei nuovi casi in Italia, complice un calo dei tamponi eseguiti, è sceso.

Su questo aspetto si è concentato Andrea Crisanti nel suo intervento a L’aria che tira. "Il calo dei positivi di ieri è legato al numero dei tamponi eseguiti. Se avessimo fatto il consueto numero di tamponi, ieri avremmo avuto 28mila nuovi casi. In Lombardia, che è stata zona rossa, la situazione migliora. In Veneto, zona gialla, i casi aumentano", ha detto il direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova, mentre la Gran Bretagna avviava la campagna di vaccinazione. L’Italia partirà alla fine di gennaio. "Prima che il vaccino abbia effetto passeranno mesi, ci attende un inverno preoccupante. L'Italia alla fine della prossima settimana sarà il paese con più morti in Europa, non è qualcosa di cui essere orgogliosi. Natale, con scuole chiuse e fabbriche a ritmo ridotto, va sfruttato per ridurre i contagi La terza ondata in queste condizioni è una certezza. Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un inverno preoccupante", le parole di Crisanti.

Il testimone, nel dibattito, è stato idealmente raccolto dalla professoressa Ilaria Capua. "La terza ondata della pandemia ci sarà, è naturale. Dicembre e gennaio saranno mesi terribili per tanti motivi", ha detto la direttrice dell'UF One Health Center a DiMartedì. "Siamo in una fase di stabilizzazione, i dati ci confortano. L’obiettivo deve essere quello di tenere le persone fuori dagli ospedali. Dobbiamo arrivare ad avere zero pazienti covid in ospedale. Siamo in una maratona, dobbiamo vaccinare prima medici, infermieri e persone fragili. Il virus continuerà a circolare, perché stiamo abbassando la curva ma non la stiamo azzerando. Se arriviamo a vaccinare le fasce da proteggere prima dell’estate avremo fatto tantissimo", ha aggiunto.

Alla fine, il più ottimista -o il meno pessimista- è stato il professor Massimo Galli. "Capisco i timori dei colleghi. Vorrei girare il discorso in un bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Se deve essere mezzo vuoto, sia mezzo vuoto di casi", ha detto il responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. "Con questo virus non si scende a trattative, se vogliamo tenerci fuori dai guai e arrivare a gestire la situazione fino a quando il vaccino non risolverà le cose, bisogna stare fuori dai guai. Se si va in un posto in cui c'è folla, non ci si deve sorprendere dell'assembramento: bisogna evitare di andarci. I cittadini devono fare la loro parte, anche se non sono d’accordo a scaricare tutto sui cittadini".

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