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Terzo settore, Renzi annuncia le linee guida e apre consultazione

13 maggio 2014 | 11.52
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Matteo Renzi (INFOPHOTO)
Matteo Renzi (INFOPHOTO)

Roma, 13 mag. (Adnkronos/Ign) - Costruire un nuovo "welfare partecipativo", valorizzare il potenziale di crescita e occupazione che fa riferimento all'economia sociale e alle attività del terzo settore. Sono i due principali obiettivi che il governo vorrebbe raggiungere con la riforma del Terzo Settore, annunciata via twitter dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha chiesto a cittadini e operatori del comparto di partecipare alla consultazione on line per raccogliere contributi e proposte.

"Il testo di discussione sul #terzosettore Come promesso a Lucca, un mese fa. Adesso un mese di discussione e poi parte iter #lavoltabuona", twitta Renzi. La consultazione "sarà aperta dal 13 maggio al 13 giugno. Nelle due settimane successive il Governo predisporrà il disegno di legge delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno 27 giugno 2014".

Nel documento linkato, il premier scrive: "Lo chiamano terzo settore,ma in realtà è il primo". Documento di 7 pagine, che contiene diverse proposte e in fondo al quale si legge: "Su tutte queste proposte, ci piacerebbe conoscere le opinioni di chi con altruismo opera tutti giorni nel Terzo settore, così come di tutti gli stakeholder e i cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del no-profit" Per inviare proposte e i suggerimenti, il presidente del Consiglio ricorda che è stato attivato l'indirizzo terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it. .

Le linee guida del progetto del governo prevedono in primo luogo la 'ricostruzione' delle "fondamenta giuridiche" del settore, la "valorizzazione" del principio di sussidiarietà. "In un quadro di vincoli di bilancio - si legge nel documento del governo - abbiamo bisogno di adottare nuovi modelli di assistenza in cui l'azione pubblica possa essere affiancata in modo più incisivo dai soggetti operanti nel privato solidale. Pubblica amministrazione e Terzo settore devono essere le due gambe su cui fondare una nuova welfare society" che avrà uno snodo inedito in una "leva di giovani per la 'difesa della Patria''.

Tra le proposte del premier c'è "assicurare una leva di giovani per la 'difesa della patria' accanto al servizio militare", con la creazione di un "Servizio civile nazionale universale" (SCN). Servizio, composto fino a un massimo di 100.000 giovani, della durata di 8 mesi (+ eventuali 4), aperto anche agli stranieri, che preveda dei benefit per i volontari quali: crediti formativi universitari; tirocini universitari e professionali; riconoscimento delle competenze acquisite durante l’espletamento del servizio.

Per Renzi bisogna anche "dare stabilità e ampliare le forme di sostegno economico, pubblico e privato, degli enti del terzo settore, attraverso ad esempio il potenziamento del 5 per mille e l'eliminazione del tetto massimo di spesa.

Il progetto del governo include inoltre l'"introduzione di nuove modalità per assegnare alle organizzazioni di terzo settore in convenzione d'uso immobili pubblici inutilizzati". L'attuale meccanismo di destinazione e assegnazione dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, verrebbe riorganizzato "ai fini di un maggiore coinvolgimento degli enti del Terzo Settore nella gestione di questi beni medesimi e per il consolidamento e lo sviluppo di iniziative di imprenditorialità sociale".

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