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Test Diasorin-San Matteo, Consiglio di Stato sospende sentenza Tar

16 luglio 2020 | 19.39
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A porre la questione l'azienda Technogenetics, che riteneva lesivo della concorrenza l'accordo San Matteo-Diasorin

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, sospende l'esecutività della sentenza del Tar lombardo che sospendeva l'accordo fra il Policlinico San Matteo di Pavia e l'azienda Diasorin sui test sierologici per l'individuazione degli anticorpi da Sars-Cov-2. E ordina al direttore del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Miur la presentazione di una relazione informativa sulle prassi operative seguite dagli Irccs nelle ricerche in collaborazione con enti privati.

Il Tar lombardo si era espresso l'8 giugno scorso: a porre la questione l'azienda Technogenetics, che riteneva lesivo della concorrenza l'accordo San Matteo-Diasorin. Contro la sentenza il presidente del policlinico pavese, Alessandro Venturi, aveva subito annunciato ricorso.

Oggi la pronuncia. Il Consiglio di Stato, nell'ordinanza, fa presente che le questioni sollevate meritano approfondimento. E segnala che, in particolare, vanno affrontate "da un lato, la difficile coniugabilità del principio di concorrenzialità e del relativo corollario dell’evidenza pubblica, con le sperimentazioni e le validazioni condotte dall’Irccs su iniziativa del privato, aventi ad oggetto 'invenzioni' suscettibili di tutela brevettuale" e "dall’altro i dubbi sull’esatta qualificazione giuridica dell’accordo".

Per il Consiglio di Stato, "il pregiudizio che scaturisce per la Fondazione San Matteo dall’esecuzione della sentenza" è più "rilevante" rispetto al "mero interesse dell’originario ricorrente Technogenetics a tutelare porzioni di 'mercato' acquisite nel settore in cui già opera con propri strumenti diagnostici brevettati". Da qui la decisione di sospendere la pronuncia del Tar.

"Un'ottima notizia per il San Matteo, per la ricerca pubblica italiana e per la salute dei cittadini" commenta all'Adnkronos Salute Alessandro Venturi, presidente della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.

"E' una bella notizia - ripete Venturi - per la ricerca pubblica italiana che nella sentenza del Tar trovava un elemento di inciampo non banale". Ma è una buona notizia anche per "la sperimentazione clinica e la validazione" di innovazioni, sottolinea il presidente del Policlinico pavese ricordando che "ci sono stati anche appelli del mondo della scienza". Venturi esprime inoltre "grande orgoglio, perché abbiamo sempre lavorato nel pieno rispetto delle regole - precisa - ma soprattutto nella piena consapevolezza di quello che stavamo facendo".

"Il risultato è oltremodo significativo - aggiunge il presidente della Fondazione Irccs - perché ci permette di andare avanti. Il danno che la sentenza del Tar aveva provocato", spiega infatti Venturi, "era quello di bloccare tutti i progetti di ricerca che avevamo in corso. In una situazione come questa, in cui le linee di ricerca su Covid-19 sono tante, eravamo veramente in stallo. Era ovviamente problematico proseguire sulla strada intrapresa alla luce di quanto accaduto con il Tar, ma questo era un danno non da poco per la salute dei cittadini", tiene a evidenziare Venturi che conclude: "Ci dobbiamo preparare a settembre-ottobre e ai mesi successivi avendo a disposizione armi solide e strumenti efficaci nel Paese".

"Il Consiglio di Stato non si è ancora definitivamente pronunciato sulla validità del contratto tra San Matteo e DiaSorin e ha sospeso la sentenza del TAR Lombardia 1006/2020 in attesa di approfondire le prassi applicative in materia di ricerca scientifica degli Ircs", precisa in una nota Technogenetics.

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