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Tetto contanti, limite 2022: cosa (non) cambia

17 febbraio 2022 | 18.43
LETTURA: 3 minuti

Il tetto torna per un anno a 2mila euro. Si rinvia al gennaio 2023 l'abbassamento della soglia a mille euro

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Il tetto dei contanti torna per un anno a 2mila euro. Il limite di mille euro era entrato in vigore il primo gennaio ma ora con il voto in Commissione Congiunta Bilancio e Affari Costituzionali sul Milleproroghe si rinvia al gennaio 2023 l'abbassamento della soglia a mille euro.

“Si potrà ancora usare il contante per pagamenti fino a 2mila euro, anziché scendere a mille. È una vittoria della Lega e del centrodestra: guardiamo a esempi europei come la Germania. A Berlino non hanno limiti e vantano un’evasione inferiore a quella italiana” dice il leader della Lega Matteo Salvini.

"Confermato il limite a 2mila euro per l'utilizzo del denaro contante, rinviando al gennaio 2023 l'abbassamento della soglia a mille euro. Un risultato conseguito con l'approvazione di un emendamento della Lega al Milleproroghe" dicono in una nota i deputati della Lega Massimo Bitonci (primo firmatario dell'emendamento) e i componenti della Commissione Bilancio e Affari costituzionali.

"Vittoria! Grazie ad un emendamento di Fratelli d'Italia il tetto all'utilizzo del contante viene riportato da subito a 2000 euro. La maggioranza si è spaccata su un provvedimento importante per famiglie e imprese: siamo riusciti a portare a casa un primo, piccolo, ma significativo risultato per favorire l'economia reale. Questa è la dimostrazione che un'alternativa alla deriva tecnofinanziaria dell'ultimo decennio è possibile, e noi continueremo giorno e notte a lavorare per dare una nuova speranza all'Italia" scrive su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Il coordinatore e vice presidente di Fi, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa assicura che "sulla questione dei contanti non c'è alcuna preoccupazione sulla stabilità del governo, che noi continuiamo a sostenere con grande convinzione. Il governo è chiamato a portare l'Italia fuori dalla pandemia, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sanitario. Sulla questione del contante noi come Fi ci siamo sempre battuti e non potevamo certamente cambiare la nostra posizione. Quindi siamo soddisfatti della soluzione che c'è stata, ma non c'è nulla a che fare con la tenuta del governo. Se un ministro dà un parere negativo su una serie di emendamenti, questo non ha nulla a che vedere con la nostra leale collaborazione con il governo".

Duro il commento del leader M5S Giuseppe Conte. "Questa notte la destra ha votato per un innalzamento del tetto del contante, una retromarcia rispetto alla strada che ho intrapreso in questi anni al Governo con la spinta sul cashback, la digitalizzazione e la tracciabilità dei pagamenti. Una mossa che - come indica anche uno studio di Bankitalia del 2021 - finisce per favorire l'economia sommersa. In un Paese con circa 100 miliardi annui di evasione non si dovrebbero costruire scorciatoie per il malaffare, ma nuove strade, nuove scuole, nuovi ospedali proprio con le risorse recuperate da circuiti illegali. Risorse che, come ho sempre detto, ci permetterebbero anche di abbassare le tasse a tutti. L'unica ricetta per abbassare le tasse è questa: paghiamo tutti, affinché tutti paghino meno" scrive Conte in un post su Facebook. "A parole molti si dichiarano paladini della legalità e del contrasto alle truffe. Noi lo siamo da sempre, ma con le azioni, non con gli slogan. E agli altri diciamo che non si può esserlo a giorni alterni e per mera convenienza", rimarca l'ex premier.

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