Borderlands in salsa fantasy su console e PC
La serie Borderlands è sempre stata tra le più ricche in termini di contenuti extra e sperimentazioni con personaggi e location, ma nel 2013 è uscito un DLC che è rimasto nel cuore di molti: Tiny Tina's Assault on Dragon Keep trasportava lo sparatutto punk in un'ambientazione fantasy con protagonista Tina, adolescente agitata con la predilezione per le bombe. Ora Tina è diventata la protagonista di un gioco tutto suo, un fantasy sui generis che alla tipica atmosfera della saga madre aggiunge i topoi dei giochi di ruolo con la ragazza che ci fa da "dungeon master" per una ventina di ora di assoluto caos. Il nostro eroe, quello che impersoneremo con visuale in prima persona, andrà creato da un editor piuttosto ricco che apre il gioco: oltre alle sue caratteristiche fisiche, dovremo scegliere anche una delle sei classi disponibili, ognuna con due abilità attive e una specializzazione con attività passiva. Arrivato al livello 12, il nostro personaggio può acquisire una seconda classe e sbloccare tutte le sue caratteristiche. Al livello 40, il massimo raggiungibile, si potranno poi sbloccare altre quattro classi. Un ottimo livello di varietà da questo punto di vista, che aggiunge alla meccanica da shooter un interessante aspetto ruolistico, in linea con il tema del gioco.
In Wonderlands i livelli sono delle grandi arene, non si può andare dove si desidera e non ci sono mezzi da guidare, ma per il resto il DNA di Borderlands è del tutto presente, visto che le magie funzionano spesso come armi secondarie e ricordano le granate. Ci sono spade, asce, martelli e altre armi da mischia per lo scontro ravvicinato, ed è stata introdotta una mappa di raccordo, l'Overworld, nella quale troviamo una visuale isometrica e uno stile deforme dei personaggi. Qui potremo andare a caccia di tesori, affrontare quest secondarie, scontrarci con i nemici e sbloccare livelli. Una sorta di RPG vecchio stampo che a ogni scontro torna con la visuale in prima persona. I potenziamenti, proprio come in Borderlands, funzionano grazie a un sistema di loot molto vasto: la raccolta casuale di bonus resta una delle meccaniche principali del gioco, e non annoia mai visto che è ben bilanciata. Tutto avrebbe funzionato ancora meglio se l'intelligenza dei nemici fosse stata un po' più curata e se le situazioni fossero state un po' più varie, così come non ci ha convinto appieno la gestione dell'inventario, a tratti un po' confusionaria. Si può giocare in quattro in co-op, online e in locale: lo schermo condiviso a due giocatori è supportato su PS4 e Xbox One, mentre quello a quattro giocatori è supportato su PS5 e Xbox Series.
Lo sgargiante mondo in cel-shading di Wonderlands è sicuramente un bel vedere, anche se non sfrutta la potenza delle nuove console in maniera impressionante: tuttavia, la modalità grafica performance prevede risoluzione a 1080 e frame rate a 120 fps per display compatibili, anche se abbiamo preferito quella 4K che comunque rimane sui 60 frame al secondo costanti. Il gioco ha la costante preoccupazione di essere irriverente e ridanciano, anche se non si tratta di un'ironia che piacerà a tutti. Purtroppo manca il doppiaggio in italiano. Gli amanti di Borderlands ovviamente si sentiranno a casa, e allo stesso tempo apprezzeranno il cambio di ambientazione e la "parodia" del fantasy in salsa Gearbox. Tutti gli altri potrebbero trovare un po' ostica la ripetitività del gioco e il suo stile peculiare, o magari innamorarsi di un titolo che ha sicuramente personalità da vendere e mixa con efficacia il genere degli shooter con quello fantasy.
Formato: PS4, PS5 (versione testata), Xbox One, Xbox Series X|S, PC Editore: 2K Games Sviluppatore: Gearbox Software Voto: 7/10
