Una breve analisi sui protagonisti dei principali finanziari. In collaborazione con Bullmarketz.com
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Borsa Italiana: Monrif protagonista
L’accoppiata gruppo Monrif S.p.A. (BIT:MON, ISIN IT0000066016) e la sua controllata Poligrafici Editoriale (BIT:Poligrafici Edit, ISIN: IT0000086923) sono i titoli azionari più in crescita negli ultimi 30 giorni nel mercato azionario italiano, avendo fatto registrare rispettivamente un +31% e +57% alla data odierna. Il gruppo, uno tra i maggiori nel settore editoriale italiano, è proprietario di alcuni popolari quotidiani di interesse nazionale quali il Quotidiano Nazionale (QN), Il Resto del Carlino, La Nazione ed Il Giorno.
Il notevole rialzo ha di fatto seguito alle raccomandazioni Buy rilasciate da Banca Finnat Euramerica S.p.A. (operatore Specialista incaricato dalla stessa Monrif, nonché Analyst Coverage per la Poligrafici) la quale ha fissato il prezzo target a 0,69 Euro. Nel frattempo i titoli restano in quota 0,31 per la Poligrafici e 0,24 per Monrif.
NYSE: HP batte tutti
Nel panorama internazionale, c’è da segnalare la strepitosa performance di Hewlett Packard (HP, NYSE: HPQ), che vede impennare la quotazione del proprio titolo a quota 22,53$, che equivale a +9,65% su base mensile, risultato incredibile, specie se messo in confronto con il proprio indice di riferimento(NYSE), fermo ad un anonimo +0,55%. Il titolo, fermo a quota 21.39 $, è schizzato in alto del 5,78% subito dopo il rilascio del report su utili ed entrate il 21 Febbraio, quando ha toccato il picco di 23,38$. I profitti toccano quota 0,48$ per azione contro la previsione di 0,42$ degli analisti su base trimestrale, conseguendo un rialzo anche su base annuale, dove l’asticella si sposta da 1,75-1.85 a 1.90-2.00$ per azione.
Questo risultato premia le scelte strategiche del colosso di Palo alto, il quale consolida la leadership di HP nel settore IT, dove l’acquisizione della divisione stampanti di Samsung, ha spinto le vendite della società a +13,7% il che si traduce in vendite pari a 5,08 miliardi di dollari, un risultato anche questo ben superiore alle previsioni degli analisti di 4,76$ miliardi.
Criptovalute in caduta libera, ma non Revain
Revain, n.40 per capitalizzazione tra le criptovalute, è la sorpresa nel mondo delle monete virtuali e fa registrare un +239% negli ultimi 30 giorni, in netta controtendenza rispetto all’intero mercato. Può davvero la lotteria promozionale lanciata sull’exchange Kucoin, che prevede la messa in palio di una Lamborghini Huracan, 15 Ethereum e 10 Ethereum, rispettivamente per il primo, secondo e terzo classificato, aver avuto un impatto così importante sulla crescita registrata in Febbraio? Certamente questa iniziativa avrà contribuito ad accrescere la popolarità di Revain, ma di per sé non è sufficiente: tre mesi fa, Reva era valutata $ 0,20, mentre oggi fa registrare $ 2.37, segnando un incremento di valore pari a 12 volte il valore iniziale.
Per i non addetti ai lavori, Revain è in una piattaforma basata su Ethereum che ha come mission quella di pagare i propri utenti ogni qualvolta pubblicano una recensione su un prodotto.Ed i pagamenti vengono effettuati in RVN, che uno delle due monete virtuali sulle quali si base il loro progetto.
Cambio valute, il Rand fa da battistrada
Per quanto riguarda il mercato delle valute estere negli ultimi 30 giorni, il Rand sudafricano (ZAR) continua a farla da padrone ed apprezzarsi sul dollaro, guadagnando terreno anche questo mese con un ottimo +3,29%. Questo è soltanto uno dei tanti più che si sono succeduti sistematicamente nel rally che dura da ormai 3 mesi e che ha visto la valuta sudafricana guadagnare il 20% sul dollaro USA, portando il tasso cambio USD/ZAR, quotato 14.11 ill 27 Novembre 2017, fino a quota agli 11.76 del 27 Febbraio 2018.
Gli ultimi effettivi positivi sul rand sono da attribuirsi alle annunciate dimissioni del presidente sudafricano Zuma (imputato per corruzione e frode) avvenute il 15 Febbraio.
L’ultima analisi che andiamo ad affrontare riguarda una materia prima che fa gola a molti, ovvero il cacao; infatti, la corsa al rialzo dei suoi pregiati chicchi ha fatto registrare un rincaro del +12% negli ultimi 30 giorni, sfondando quota $ 2,20 al quintale ed invertendo un trend al ribasso che era cominciato nel 2016 a causa del surplus di produzione della materia prima in Ghana e Costa D’Avorio, i due principali produttori mondiali.
Gli aumenti non rappresentano comunque un trend, perlomeno stando alle previsioni della Banca Mondiale (World Bank) le cui previsioni, illustrate nel rapporto rilasciato il 26 Ottobre 2017, mostrano sì delle stime crescenti per il prezzo del cacao nel tempo, tuttavia, ad un tasso di crescita molto graduale, con un prezzo target fissato a $ 3,00 che sarà raggiunto soltanto nel 2030.
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