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Todt: "La Ferrari è un po' stanca ma non malata. Vettel è l'uomo giusto"

12 dicembre 2014 | 17.36
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Il presidente della Fia analizza il particolare momento del Cavallino: "A Maranello bisogna analizzare la situazione senza fare rivoluzioni. Marchionne è una persona in gamba e un gran lavoratore. E Sebastian è un vero punto di riferimento"

Jean Todt (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Jean Todt (foto Infophoto) - INFOPHOTO

La Ferrari è "un po' stanca" ma "non ammalata". Il Cavallino fa bene a ripartire da Sebastian Vettel, "un vero punto di riferimento". Jean Todt, presidente della Federazione internazionale dell'automobile (Fia), analizza il particolare momento della Ferrari, nella prossima stagione chiamata a riscattarsi dopo il deludente 2014. L'annata appena terminata è stata caratterizzata da una serie di 'rivoluzioni' a Maranello, con gli addii di Luca di Montezemolo, Fernando Alonso, Stefano Domenicali.

"Sappiamo quanto fascino abbia la Ferrari nell'automobilismo, soprattutto in Italia ma anche a livello mondiale -dice Todt in un'intervista a Rainews24-. Per questo tutto ciò che la riguarda è vissuto con grande emotività. Ma questo fascino è anche la parte bella della Ferrari, che fa prendere delle decisioni che sono più veloci di quanto potrebbe accadere in altre squadre". Cosa potrà portare Sergio Marchionne alla Ferrari e alla Formula 1? "E' una persona molto in gamba, molto intelligente, grande lavoratore", afferma Todt, che in carriera è stato il numero 1 della Gestione Sportiva di Maranello dal 1993 al 2007.

"Sarà positivo e stimolante collaborare con un uomo che arriva con delle proposte nuove e costruttive", aggiunge Todt, convinto che "la Ferrari è come una persona che si sente un pò stanca e va dal medico affinché gli venga prescritta una buona cura. La Ferrari in questo momento ha bisogno di essere analizzata nel dettaglio e poi, alla luce di questa analisi, ricavarne delle indicazioni per migliorare, ma senza bisogno di fare delle rivoluzioni. questo è il mio parere".

La Ferrari è ammalata? "No. Da analizzare, come ho detto. Ammalata no. E' una definizione che non utilizzerei perché la trovo un pò esagerata". Il nuovo team principal sarà Maurizio Arrivabene. "E' un personaggio dotato di carisma, in gamba, molto affezionato alla Ferrari. Quando io sono arrivato a Maranello, Arrivabene era già il rappresentante del nostro sponsor principale. Ci è sempre stato vicino", dice il presidente della Fia. Si dice che il nuovo boss abbia un carattere duro e, che sappia comandare, proprio come Jean Todt: "Mi fa piacere che si dica in giro questo. lo prendo come un complimento per me!", replica il francese.

"Penso che la Ferrari oggi sia in una situazione notevolmente migliore rispetto alla Ferrari che io ho trovato quando sono arrivato il 1 luglio del 1993. Ricordo con quanta fatica riuscivamo a conquistare qualche punto. Ribadisco: la situazione di allora era senza dubbio peggiore", osserva ancora.

Il riscatto del Cavallino è legato al nome di Sebastian Vettel. Tocca al pilota tedesco rimpiazzare Alonso e riportare la Ferrari al top. "Vettel è vero punto di riferimento. Non a caso ha vinto per quattro anni di seguito il campionato del mondo. E' uno dei migliori piloti della formula uno.E' un ragazzo molto carismatico, con il senso dell'organizzazione, un grande professionista, freddo di carattere. Ha grandi qualità".

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