L'analisi del medagliere in rapporto alla popolazione di ciascun paese
Chi ha 'vinto' le Olimpiadi? Gli Stati Uniti? La Cina? No. A Tokyo 2020 ha vinto San Marino. O, forse, l'Olanda. Il medagliere dei Giochi appena conclusi si presta ad analisi e intepretazioni che, sulla base di parametri non solo sportivi, regala classifiche diverse rispetto a quelle espresse da piste, campi, piscine e pedane.
Ad esempio, se si considera il parametro della popolazione e il rapporto tra abitanti e medaglie, al top vola San Marino che - con i suoi 33mila abitanti - riesce a portare a casa un argento e due bronzi e si lascia alle spalle, tra i 'minirivali', Granada, Bermuda e Bahamas. Se il campo viene ristretto alle nazioni con più di 1 milione di abitanti, i risultati migliori - per il rapporto podi/abitanti - appartengono alla Nuova Zelanda, che lascia il Giappone con 7 ori, 6 argenti e 7 bronzi. I colossi del medagliere si perdono nelle zone basse e bassissime della classifica demografico-sportiva. Russia oltre la 40esima posizione, Stati Uniti 54esimi, Cina addirittura 77esima.
E l'Italia? Gli azzurri, reduci da una spedizione record con 10 ori e 40 medaglie, sono decimi nel medagliere tradizionale. Il bottino, rapportato ai circa 60 milioni di abitanti, si trasforma in un 35esimo posto 'senza infamia e senza lode'. Il meccanismo penalizza paesi come India, Nigeria e Messico che lasciano Tokyo con poco metallo. Al contrario, Slovenia, Croazia, Ungheria e Danimarca si ritrovano altissime in classifica. Già, ma come cambierebbe la top ten del medagliere se la popolazione fosse un criterio di valutazione? Ribaltone servito, con l'Olanda sul tetto del mondo davanti ad Australia e Regno Unito. L'Italia, quarta, farebbe meglio di Giappone e Francia. Per Russia, Germania, Usa e Cina la consolazione delle ultime 4 posizioni.
