Il processo per tutti gli otto imputati si aprirà il 15 luglio
Sette persone andranno a processo per le circostanze legate al rogo al campo nomadi abusivo della Continassa, nel quartiere Vallette di Torino, avvenuto al termine di una manifestazione nel dicembre 2011. Il gup ha riunito questo secondo filone al primo, che vede imputati Guido Di Vita e Luca Oliva, che erano stati arrestati in flagranza. Oliva era indagato in entrambi i filoni.
Il processo per tutti gli otto imputati si aprirà il 15 luglio. Il pm Laura Longo li accusa a vario titolo di aver tentato di impedire i soccorsi ai residenti nel campo, con l'aggravante dell'odio razziale, di istigazione all'odio razziale, per aver urlato frasi del tipo "bruciamoli tutti" e incitato a entrare nella Cascina Continassa, e per violenza privata in relazione all'aggressione a un giornalista e un fotografo presenti sul posto quel giorno. In particolare a Di Vita e Oliva la procura contesta l'incendio e il danneggiamento dolosi, con le aggravanti della discriminazione razziale e dall'aver agito su edifici abitati, oltre alla resistenza a pubblico ufficiale.
Nel corso dell'udienza preliminare si sono costituiti parte civile il Comune di Torino, due rom, l'organizzazione European Roma Rights Centre, l'Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione) e Idea Roma. L'incendio al campo nomadi si verficò il 10 dicembre 2011 al termine di una manifestazione in solidarieta' di una 16enne del quartiere che aveva denunciato uno stupro da parte di alcuni "zingari", poi rivelatosi una bugia.