Tra i fermati l'ex direttore della Struttura Complessa dell'Asl To1 poi diventato direttore dell'Ufficio tecnico dell'ospedale San Luigi di Orbassano, un collaboratore della struttura complessa dell'Asl To1, quattro titolari o rappresentanti legali o commerciali di imprese che hanno partecipato a gare d'appalto
Nove arresti, di cui sei in carcere e diversi indagati in un'inchiesta della procura di Torino che ruota intorno a degli appalti di prodotti informatici nel settore sanitario. La Guardia di Finanza ha eseguito le ordinanze di custodie cautelari e sta svolgendo 23 perquisizioni negli uffici dell'Asl To1 e in ditte, enti pubblici e domicili degli indagati nelle Province di Torino, Genova, Milano e Parma.
Diversi i reati contestati a vario titolo: associazione a delinquere, turbativa d'asta, turbata libertà della scelta del contraente, falso ideologico in atti pubblici, frode nelle pubbliche forniture, danneggiamento di sistemi informatici e, in alcuni casi, la corruzione. Coinvolti funzionari dell'Asl To1, dell'ospedale San Luigi e altri funzionari pubblici, oltre ai responsabili di ditte coinvolte negli appalti.
Gli accertamenti, svolti da personale del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino, estesi anche ad altre regioni del Nord Italia, hanno permesso di scoprire un articolato sistema di aggiudicazione fraudolenta di appalti pubblici organizzato grazie ad “amicizie” ed interessi reciproci tra imprenditori e dirigenti del settore sanitario locale.
Secondo le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Andrea Beconi e dal sostituto Gianfranco Colace, c'era un sistema di gestione degli appalti pubblici veicolati da compiacenti dipendenti pubblici verso alcune società.
Sono 25 gli indagati nell'inchiesta della procura di Torino su un giro di appalti truccati in materia di prodotti informatici. In nove sono stati arrestati, di cui 6 in carcere, con le accuse a vari titolo di associazione a delinquere, turbativa d'asta e altri reati.
Tra loro l'ex direttore della Struttura Complessa dell'Asl To1 poi diventato direttore dell'Ufficio tecnico dell'ospedale San Luigi di Orbassano, un collaboratore della struttura complessa dell'Asl To1, quattro titolari o rappresentanti legali o commerciali di imprese che hanno partecipato a gare d'appalto.
Secondo le indagini avevano messo in piedi una rete per favorire un'azienda di prodotti informatici di Parma, che si appoggiava ad altre ditte che partecipavano alle varie gare. Tra gli episodi contestati oltre alle gare nelle Asl, anche un affidamento in una biblioteca di Torino e in altri uffici pubblici.
