cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 02:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ambiente: Wwf denuncia scarichi non depurati a Torre Guaceto

07 ottobre 2014 | 16.45
LETTURA: 3 minuti

A rischio anche la prateria di Posidonia, protetta da un sito di importanza comunitaria, il Sic

Area Marina Protetta e posidonia a rischio, e a minacciarle è la 'maladepurazione'. Lo denuncia il Wwf Italia che chiede alla Regione Puglia di bloccare lo scarico del depuratore di Carovigno, realizzando celermente i lavori promessi della condotta sottomarina a tutela della biodiversità di Torre Guaceto, per scongiurare che gli scarichi di acqua non depurata si riversino nei prossimi mesi nelle acque della Area Marina Protetta di Torre Guaceto compromettendo la prateria di Posidonia, protetta da un sito di importanza comunitaria (Sic).

La Regione non può scaricare in zona A, nel cuore dell'Area Marina Protetta di Torre Guaceto, sottolinea il Wwf, un'eccellenza tra le a Riserve italiane, modello esemplare di tutela e sostenibilità, compromettendo il risultato di anni di lavoro, vanificando un modello di gestione che genera economia, lavoro e protezione di un'area preziosa per la biodiversità delle coste pugliesi.

"Ci costerà danneggiare un sito d’importanza comunitaria. Ci costerà danneggiare un’area marina protetta. E’ logico. Il Wwf si chiede se questi costi sono stati valutati. Due domande su tutte: il Canale Reale può mangiarsi il reddito dei pescatori che pescano a Torre Guaceto? Chi risponderà alla Comunità Europea dei danni al sito d’importanza comunitaria in zona A?", dice Marco Costantini, responsabile Mare Wwf Italia.

"Non consola che lo scarico sia stato indicato come una soluzione provvisoria - dichiara Nicolò Carnimeo, delegato Wwf Puglia- Sono infatti pronti i progetti di una condotta sottomarina che dovrebbe portare i reflui sino a due miglia al largo, attenuando gli impatti, ma non c’è ancora e si teme ci vogliano anni per il completamento. Ci sono anche dei progetti per riutilizzare gran parte degli scarichi in agricoltura, anche questi non ancora operativi, ma restano i dubbi sugli equilibri ambientali di Torre Guaceto e sulle praterie di posidonia".

"Ricordiamo inoltre - aggiunge Carnimeo - che il problema dello scarico dei reflui interessa tutta la costa pugliese, sia adriatica che ionica. Vanno trovate quindi soluzioni alternative allo scarico in falda secondo le più innovative tecniche disponibili". L'Amp Torre Guaceto conta 2.200 ettari protetti, 8 km di costa incontaminata, ulivi secolari, antiche varietà di pomodori (oggi tutelati da un Presidio Slow Food); qui si organizzano laboratori di educazione ambientale e i pescatori artigianali rispettano la straordinaria biodiversità dell’area, pescando con reti a maglie grandi e in aree ben delimitate.

Una gestione virtuosa che le è valsa il riconoscimento di Area Speciale di Interesse Mediterraneo ed è stata individuata dal ministero dell’Ambiente come buon esempio da portare a Expo 2015.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza