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Toscana: a Pistoia Congresso nazionale Centri diurni Alzheimer

04 giugno 2014 | 17.50
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Pistoia, 4 giu. (Adnkronos Salute) - "Se dall'Alzheimer non si guarisce, si può però ritardarne il decorso. Ma le risposte sempre più efficaci offerte dal mondo scientifico si scontrano purtroppo con la penuria delle risorse: manca un'adeguata rete di strutture di assistenza". Così Giulio Masotti, presidente onorario della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg), presenta il 5° Congresso nazionale sui Centri diurni Alzheimer in programma all'Auditorium di Pistoia il 6 e 7 giugno. In Italia - ricordano gli esperti - i malati di demenza viaggiano verso quota 1,3 milioni, di cui 90 mila in Toscana e 7 mila a Pistoia. Cifre destinate a raddoppiare nel 2050, con il progressivo invecchiamento della popolazione. Ma "i posti disponibili nei Centri diurni Alzheimer - denunciano gli specialisti - sono appena 100 a Pistoia, 1.500 in Toscana e 12 mila in Italia Centro-Nord. Al Sud e nelle Isole la situazione è disperata".

Insieme a Masotti ha presentato il congresso Ivano Paci, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che sostiene la 'due giorni' congressuale curata dal punto di vista scientifico dall'università di Firenze. "I Centri diurni - osserva Paci - rappresentano una modalità strategica per assicurare ai pazienti cure, diritti e dignità, in alternativa a una vita da reclusi in casa dove la malattia può solo esprimersi nei suoi aspetti peggiori. A beneficio delle famiglie e degli operatori la Fondazione ha lanciato anche un sito web (www.centridiurnialzheimer.it), dove sono identificati tutti i Centri Diurni italiani". Insieme a Masotti, organizzano il congresso Carlo Adriano Biagini (Auls 3 Pistoia) e Alberto Cester (Ulss 13 di Dolo-Venezia). Del comitato scientifico, coordinato da Enrico Mossello, fanno invece parte gli specialisti Maria Chiara Cavallini, Mauro Di Bari, Niccolò Marchionni e David Simoni.

Fra gli interventi più attesi quello dello psicoterapeuta milanese Pietro Vigorelli, che ha sperimentato con successo in 7 regioni il suo 'approccio capacitante' fondato sul linguaggio. E ancora: i test dell'informatica senese Patrizia Marti rivelano come anche un cucciolo-robot può far rivivere nei pazienti vitalità apparentemente perdute. E i fiorentini Mossello (geriatra) e Francesca Mugnai (psicologa) hanno allargato gli orizzonti della terapia con animali. Parlerà poi di 'garden therapy' lo psicologo Augusto Iossa Fasano, mentre la neurologa romana Rosanna Cerbo presenta i primi risultati di una ricerca, tuttora in corso, sulla diffusa mancanza di terapie del dolore nelle residenze sanitarie assistite. Tra i protagonisti anche Marco Trabucchi, presidente dell'Associazione italiana di psicogeriatria (Aip), con la relazione d'apertura 'La diagnosi di Alzheimer tra la vecchia clinica e le 'nuove tecnologie'. Patrocinano il congresso la Scuola di scienze della salute umana dell'università di Firenze, il Comune e l'Ausl 3 di Pistoia, la Sigg, l'Aip e l'Associazione italiana malattia di Alzheimer.

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