Il sindaco scaligero rilancia: "Milioni di danni per colpa della pioggia, spero in Franceschini". Già pronto il bando per un concorso internazionale di idee.
Il sindaco di Verona Flavio Tosi non molla sulla copertura dell'Arena di Verona, uno degli anfiteatri romani meglio conservati al mondo. Per Tosi, che oggi a Milano ha partecipato ad una conferenza stampa di presentazione del contributo dato da Unicredit e dalla Fondazione Cariverona al restauro dell'Arena, all'anfiteatro serve una "copertura integrale", per proteggerlo, quando occorre, dalla pioggia, che "scava i gradoni e fa danni, causando crolli".
"Bisogna avere il coraggio di guardare un po' oltre - continua Tosi - e vedere che funziona: quando fai cose di questo tipo funziona, fai venir gente. Nell'ultima stagione abbiamo avuto ventidue date in cui ha piovut o. Siamo riusciti a fare in qualche modo, interrompendo e riprendendo, finendo alle due di notte...un disastro. Solo di bigliettazione di giornata abbiamo avuto 2,5 mln in meno dell'anno prima, perché con il maltempo nessuno compra".
"Il timore è sulla fidelizzazione - prosegue Tosi - se uno vede che tutti gli anni piove, poi non viene più. Noi rischiamo, con il maltempo e la mancata copertura, un danno colossale. Se si riuscirà ad arrivare ad avere una copertura, si risparmieranno milioni di euro e non avremo concerti funestati dalla pioggia".
Con il precedente ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, ha aggiunto Tosi, "ci eravamo già confrontati per un concorso internazionale di idee. Ne ho riparlato con Dario Franceschini e il bando per un concorso internazionale di idee è già pronto. E' immaginabile che l'intervento avrebbe un costo di alcuni milioni di euro, ma ci sono già gli sponsor, grandi aziende italiane ed internazionali, pronti a coprirli".
"Spero - ha continuato il sindaco scaligero - di avere il prima possibile l'ok al concorso. Nel giro di alcuni mesi si potrebbero avere le idee e spero che ce ne siano tantissime. La sfida è certamente tra quelle più complesse" per un architetto che si voglia cimentare. "Di certo si tratta di avere un progetto adeguato: stiamo parlando dell'Arena di Verona, non di un tendone da circo".
"Adesso spendiamo 14 mln di euro messi a disposizione da Unicredit e dalla Fondazione Cariverona per riparare i danni fatti dall 'acqua - ha aggiunto Tosi - che è la peggior nemica dell'Arena. Si infiltra, scava sotto i gradoni e mette a rischio il monumento. Se ci fosse una copertura che si apre e si chiude, solo quando piove, farebbe risparmiare milioni di euro di manutenzione. E noi vorremmo poter fare altri grandi eventi spettacolari, che possono avere anche natura spettacolare".
Per il sindaco, nell'anfiteatro "andrebbero fatti eventi che portino le tv di tutto il mondo, perché viviamo di turismo. Se ci fosse un evento della portata delle Olimpiadi, avremmo una visibilità globale che sarebbe una fortuna per Verona e per l'Italia. Dobbiamo però cambiare la convenzione, che pone come limite assoluto il divieto a qualsiasi evento di natura sportiva. Noi invece vogliamo che gli eventi spettacolari si possano tenere".
Per esempio, "sono arrivate proposte di chi voleva montare un trampolino su ghiaccio dall'esterno all'interno dell'Arena . Ma proposte serie, da gente che aveva i soldi per farlo. Sono i divieti della burocrazia italica, quelli di non fare alcun tipo di evento sportivo a prescindere. Abbiamo dovuto ricorrere al Tar, perché non volevano neanche far passare i maratoneti nell'Arena. Noi speriamo nel ministro per sbloccare questa situazione".
"E' vero - conclude Tosi - che l'Arena è un unicum, ma se vado al Louvre di Parigi vedo una piramide di cristallo e acciaio; se vado a Barcellona e a Londra vedo edifici storici con immediatamente a ridosso edifici di grandissima modernità, che insieme stanno splendidamente. Bisogna avere solo il coraggio di guardare un poco oltre il proprio naso".
