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Design: tra Ikea e Cassina, il design democratico di Luca Boffi

18 novembre 2014 | 16.01
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Una Ikea di lusso o una Cassina per tutti. Difficile inquadrare quello che la nuova maison del design rappresenta se non coniando un nuovo termine che la identifichi. Una nuova terminologia. Quel che è certo è che l'operazione messa in campo da Luca Boffi, seconda generazione della famiglia che ha portato nel mondo il made in Italy con bagni e cucine di alta gamma, vuole riportare il design a quello che dovrebbe essere per sua stessa natura ed etimologia: industriale, dunque per tutti, dunque democratico e accessibile. Uno spazio a New York e uno a Milano, di recente apertura, in via Turati. Vetrine e spazi fisici di vendita dove il collegamento con l'online è diretto e sinergico.

"Quaranta anni fa - racconta Luca Boffi all'AdnKronos - Cesare Cassina disse una frase a mio padre che io ho fatto mia: vedi Paolo siamo condannati a fare cose inutilmente belle per essere inutilmente care. Sono passati 40 anni e non è cambiato assolutamente niente. Il design è nato perché doveva essere una industrializzazione e ingegnerizzazione del prodotto per tutti e non per pochi. Quello che vorrei e mi piacerebbe tanto è riportare alle origini questa filosofia con designer famosi e archistar come Karim Rashid e Carlo Colombo che hanno disegnato e stanno disegnando collezioni prestigiose per me, ma a prezzi accessibili".

Ecco che muovendo da questo principio Luca Boffi dà vita a una collezione di pezzi che hanno la caratteristica di essere industriali, ma altamente personalizzabili. Il vantaggio di operare a Milano e produrre nel distretto del design italiano, la Brianza, e dei tessuti, il comasco e il lecchese, offre un vantaggio competitivo rappresentato dal made in Italy. Chiamarsi Boffi di cognome oltretutto è, per dirla con un termine alla moda, una questione di 'reputation', per farsi varco in un vuoto di mercato. "Questa è la cosa più importante" fa notare Boffi: Ikea ha insegnato un nuovo modo di concepire la casa. in mezzo non c'è più quel bell'entusiasmo di ricerca che c'era un tempo. Quello che vorremmo fare noi è di coniugare queste due cose: bel design, bel colore, bel prodotto, fatto tutto in Italia e poter vendere un oggetto di design disegnato da una archistar a un prezzo assolutamente accessibile".

La collezione personalizzabile, quasi sartoriale, è "fatta di pezzi e non di sistemi come fa il 100% delle aziende nell'ambito del design. Vuol dire arredare una casa con oggetti utili, che richiamano gli anni d'oro del design, gli anni 50, 60, 70. Reinterpretiamo la storia con colori, disegni, tessuti e immagini altamente identificativi e che ti danno quella sensazione di positività, cosa che invece il minimalismo purtroppo negli ultimi anni, almeno nel mio caso, non mi ha mai trasmesso".

E se oggi ci si sposta sempre più sull'online, Luca Boffi approccia la vendita, e il cliente, con un doppio binario: "oggi l'online senza l'offline non ha ragione di esistere. Non soltanto in Italia dove siamo culturalmente un po' più indietro nell'acquisto su internet, a meno siano oggetti che abbiamo già visto e già toccato. La mia idea è quella di riportare i clienti nei punti vendita, perdere l'asetticità dell'acquisto online a riportare le persone a farsi consigliare, poter toccare e scegliere. poi uno può decidere dove acquistare. la novità è che sull'online vendiamo a prezzo fisso. nel punto vendita offriamo un coupon sconto. Facciamo al contrario rispetto agli altri offrendo quella coccola in più che oggi ci siamo completamente giocati".

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