Il canguro è l'animale 'regolamentare' del momento, che con i suoi balzi copre distanze lunghe tra emendamenti presentati a disegni di legge, a velocità impensabili
Nella capitale si erano viste le pantere (studentesche e non), i maiali (tra i cassonetti, non solo nel senso del 'porcellum'), gli elefanti persi dai circhi, ogni tanto qualche pitone o iguana. Paolo Sorrentino ne 'La grande bellezza' immortala una giraffa a Caracalla, per non parlare dei fenicotteri rosa sul Colosseo. Alla lacuna del marsupiale per eccellenza, il canguro, pone rimedio il Senato. E' l'animale 'regolamentare' del momento, che con i suoi balzi copre distanze lunghe tra emendamenti presentati a disegni di legge, anche costituzionali come quello in discussione sulle riforme, a velocità impensabili.
Al 'canguro' si affiancano altre tecniche parlamentari dai nomi curiosi: la tagliola, la ghigliottina, lo scavalco, lo spacchettamento. Andando con ordine:
Il canguro consente, una volta respinto un emendamento, di saltare a pie' pari quelli dal contenuto simile o equivalente. E' successo ieri, dopo la bocciatura dell'emendamento sul Senato elettivo: l'assemblea si è ritrovata all'improvviso con 1400 emendamenti in meno sui quasi 8000 presentati, con notevole economia dei tempi;
Lo scavalco - Quella dello 'scavalco', invece, è una tecnica da programmazione dei lavori in modo da inserire comunque in un calendario un determinato provvedimento al primo momento utile;
Lo spacchettamento consente di ritagliare parti di emendamenti da porre in votazione separatamente, a scrutinio segreto o palese;
La 'tagliola', invece, detta tempi precisi e inderogabili per la discussione;
La 'ghigliottina', ancor più drastica, stabilisce la data certa entro cui vi sarà la votazione su un provvedimento. Insomma, ce n'è a sufficienza per scatenare le proteste di animalisti e attivisti anti-pena di morte.