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Tra microfoni intelligenti e protezione da bambini, i notebook si adattano allo smart working

03 aprile 2021 | 13.35
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Uso dell'Ia per escludere i rumori di sottofondo o tastiere che si bloccano se ci si allontana dal computer

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Tra le numerose conference call e webinar di questi tempi, a quanti non è capitato di trovarsi a dover silenziare improvvisamente il microfono perché un figlio ha iniziato a urlare, il cane ad abbaiare o un antifurto a suonare sul balcone dei vicini? E in quanti hanno dovuto scusarsi per scritte incomprensibili inviate nelle chat, opera di qualche bambino che alla prima distrazione del genitore si è impossessato della tastiera del portatile e si è messo a giocare? Sono solo alcune delle problematiche collegate alla difficoltà di coniugare gli spazi della propria abitazione con il lavoro da casa. La soluzione però può arrivare dall'intelligenza artificiale, spesso utilizzata in altri ambiti consumer come la fotografia su smartphone, ma che adesso trova nuovi sbocchi e dà nuova linfa ai reparti di Ricerca e sviluppo delle aziende Ict.

"Abbiamo introdotto l'intelligenza artificiale nei nostri prodotti", racconta all'Adnkronos Massimo Merici, Business Development Manager di Asus, che è tra le più grandi società al mondo produttrici di notebook. "Oggi si fanno tantissime conference call e ci sono molti rumori di sottofondo. Abbiamo inserito in un modello di portatile, da poco presentato sul mercato, la tecnologia 'Ai Noise Cancellation', in grado di escludere in automatico tutti i rumori esterni sia per chi parla, sia per chi ascolta". E non solo: con un'altra tecnologia "aiutiamo chi si dimentica di chiudere il portatile con i bambini in giro. Il sistema vede che ci si allontana dallo schermo e in automatico blocca la tastiera", dice ancora Merici.

'attenzione a mercato Chromebook, ragazzi più abituati a sistemi simili a smartphone'

Le novità, soprattutto oggi che con le attività da casa per lavoro e per scuola sono aumentate, non si fermano a questo. Merici dice, infatti, di prestare attenzione a un comparto di portatili fino a oggi non molto utilizzati, i Chromebook. Perché, spiega, "c'è una nuova generazione che ha scoperto adesso i computer. Di solito si utilizza alle medie, alle superiori, ma è dall'università che il suo uso diventa massiccio. Con la Dad l'utilizzo dei portatili è diventato primario e ci sono i ragazzi che da una vita utilizzano gli smartphone. I Chromebook sono quello che più assomiglia come concetto di sistema operativo a un telefono. Ci sarà per cui - prevede - un'impennata sicuramente anche su questo versante".

Guardando ancora in casa Asus, Merici evidenzia un'altra caratteristica che nei notebook è sempre più richiesta: uno schermo dalle dimensioni maggiori, sempre però nell'ottica della portabilità. L'azienda ha da poco lanciato sul mercato un nuovo componente della famiglia degli Zenbook Duo, il modello UX482 che, nonostante le dimensioni complessivamente ridotte, ha un display principale touch da 14'' con cornici ridotte al minimo e un secondo schermo, sempre touch, collocato sopra alla tastiera, dalle dimensioni di 12,6'' con una risoluzione di 1920x550.

"Siamo molto attenti alle esigenze dell'utenza finale. Facciamo molte indagini, che riteniamo fondamentali per capire cosa cerca. Da tempo abbiamo una politica in Asus che è quella di allargare lo schermo che hanno a disposizione gli utenti. Abbiamo iniziato con le cornici più sottili e con lo Zenbook Duo 14 esaltiamo questa cosa, dando più schermo a disposizione per maggiori possibilità di multitasking", continua Merici. "Del resto, se ci si vuole spostare non si può portare con sé un secondo monitor. Abbiamo estremizzato un concetto per avere un notebook che è quasi tutto schermo", conclude.

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