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Tra risate e lacrime, Ozpetek racconta un grande amore

27 febbraio 2014 | 16.01
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Tra risate e lacrime, Ozpetek racconta un grande amore

Roma, 27 feb. (Adnkronos/Ign) - I visi in primissimo piano di Kasia Smutniak e Francesco Arca, ad occhi chiusi e stretti in un abbraccio. E' la foto simbolo della campagna per il lancio del film 'Allacciate le cinture' che campeggia sul retro di un autobus in pieno centro di Roma. A twittarla è il regista Ferzan Ozpetek, nel giorno in cui la pellicola, in sala dal 6 marzo in 350 copie con 01 Distribution, viene presentata ai giornalisti. ''Andando alla conferenza stampa'', scrive il regista di 'Mine vaganti'.

''Perché il titolo Allacciate le cinture? Ci capiterà per forza una turbolenza, arriva a tutti: non in aereo, non in macchina, ma nella vita'', spiega Ozpetek, che porta in sala un film che racconta ''il tempo, la vita, l'amicizia e la malattia attraverso una grande storia d'amore: a 55 anni mi rimane forte il senso dell'amore e dell'amicizia, la solidarietà tra le persone''. Prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli (co-sceneggiatore con Ozpetek), Allacciate le cinture ha per protagonisti Kasia Smutniak e Francesco Arca, che non potrebbero essere più diversi, eppure si innamorano: lui sta con Carolina Crescentini, lei con Francesco Scianna, ma la passione è travolgente, e 13 anni dopo hanno due figli e, la Smutniak, una malattia che rivoluziona le loro vite e di tutti quelli che stanno intorno, compreso l'amico Filippo Scicchitano, la madre di Kasia Carla Signoris e la ''zia'' Elena Sofia Ricci.

Nel cast anche Paola Minaccioni, Giulia Michelini e Luisa Ranieri, ''si ha sempre timore - dice Ozpetek - a parlare di malattia, al cinema si vuole solo ridere, ma qui ci sono sia le lacrime che le risate, ovvero l'emozione: non è un film sulla malattia, ma sull'amore''. Dopo una pausa, Romoli torna a scrivere con Ozpetek: ''Abbiamo fatto cinque film insieme fino a Saturno contro, non è stata una separazione, ma un'interruzione: la fase di sceneggiatura è durata 6-7 mesi, questa è la summa artistica ed emotiva del suo cinema, i personaggi si sono dovuti identificare con gli attori, e non viceversa''.

''Una goduria lavorare con questi attori'', dice Ozpetek, e precisa: ''Mi hanno insultato su Twitter per la scelta di Francesco Arca, ma non ho avuto dubbi: si nasce attori, e Francesco ha un istinto animale''. Ribatte l'ex tronista: ''Ho realizzato un sogno, sul set sono stato umile, un buon soldato''. Infine, Kasia Smutniak: ''Ero in un periodo particolare della mia vita quando ho letto il soggetto del film, e il tempo che passa, ma anche l'importanza delle piccole cose volevo urlarli al mondo: l'amore e la morte ti riportano a te stesso, riesci a vederti''.

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