Un'organizzazione criminale per il traffico di cocaina nella Capitale e, in particolare, nelle zone della movida è stata sgominata dalla Dia di Roma che ha arrestato quattro italiani, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Roma.
Le indagini, avviate nel 2013 dagli investigatori della Dia, hanno fatto luce sulle modalità di approvvigionamento e smercio della droga, attraverso una rete di pusher tossicodipendenti, legati all’organizzazione da vincoli di fedeltà e di assoggettamento. Secondo quanto emerso dalle indagini, gli indagati parlavano tra loro 'in codice' ed è stimata in diversi chili al mese la cocaina smerciata dall’organizzazione.
La Dia romana ha sequestrato oltre cento schede telefoniche intestate a persone inesistenti, che i capi del sodalizio utilizzavano per parlare tra loro e con i pusher, convinti di poter così sfuggire ai controlli della polizia.
Non solo. Dagli accertamenti è stato rilevato che il recupero dei crediti nei confronti dei clienti avveniva spesso con minacce e violenza. Uno degli arrestati si trova già in carcere ed era finito in manette nel corso dell'indagine poiché sorpreso con 300 grammi di cocaina.