cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 07:04
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Traffico illecito di rifiuti pericolosi verso l'Africa, 4 arresti e 41 indagati

27 febbraio 2014 | 12.46
LETTURA: 3 minuti

Traffico illecito di rifiuti pericolosi verso l'Africa, 4 arresti e 41 indagati

Quattro persone finite ai domiciliari e 41 denunciati a piede libero: è il bilancio dell'operazione 'Clean Up' della guardia di finanza di Modena, che ha sgominato un'organizzazione criminale, con base nel modenese e ramificazioni in altre zone, che, avvalendosi delle proprie strutture aziendali, spedivano verso l'Africa tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, stipati all'interno di containers.

Le indagini, avviate a giugno 2012 e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, hanno permesso di individuare quattro siti di stoccaggio, in Emilia Romagna e principalmente nell'area modenese, all'interno dei quali venivano sversati materiali tecnologici obsoleti, come monitor, pc, stampanti, oltre a migliaia di elettrodomestici, autovetture demolite e radiate dal Pra, batterie per autoveicoli esauste, estintori, pneumatici per auto, che successivamente venivano caricati sui containers, imbarcati al porto di Genova con destinazione finale l'Africa, prevalentemente Ghana e Nigeria.

L'organizzazione effettuava un servizio ''su misura'' per il cliente, andando a posizionare i containers vuoti nelle località indicate dai committenti, provvedendo poi al successivo ritiro. Tale attività è stata effettuata principalmente nella provincia di Modena ma anche in altre province dell'Emilia Romagna (Bologna, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna, Piacenza e Forli-Cesena) e regioni quali la Lombardia, Veneto, Piemonte e Lazio.

Solitamente le operazioni di carico dei containers avvenivano nel fine settimana, ed, in particolare, durante le ore notturne. Ciò per non destare sospetti e diminuire le possibilità di essere scoperti. Gli investigatori hanno inoltre scoperto che, per superare i relativi controlli doganali, l'organizzazione si avvaleva di due Onlus, con finalità di solidarietà verso i popoli africani, appositamente costituite per garantire una copertura formale ai traffici, attraverso l'emissione di fatture pro-forma giustificative delle esportazioni.

Gli ingenti quantitativi di rifiuti speciali destinati allo smaltimento, al momento del controllo doganale, venivano fatti passare per donazioni a favore delle popolazioni africane. Con questo sistema ben congegnato e collaudato, l'organizzazione era in grado di spedire, via mare, verso il continente africano circa 50 containers al mese. Una sola delle Onlus individuate risulta aver effettuato oltre 1.000 spedizioni nel periodo dal 2010 al 2013.

Sono state denunciate all'autorità giudiziaria 41 persone, che a vario titolo, sono state deferite per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali e gestione di discariche abusive di rifiuti speciali e pericolosi. Inoltre, sono state eseguite, quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei principali promotori del sodalizio criminale, oltre al sequestro dei quattro siti di stoccaggio e degli automezzi utilizzati.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza