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Cagliari

"Devi morire", cori contro tifoso morto

16 marzo 2019 | 07.57
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A perdere la vita sugli spalti della Curva Sud del Sardegna Arena, durante Cagliari-Fiorentina, a causa di un attacco cardiaco un 45enne. Il tifoso era allo stadio con la madre e la sorella

"'Devi morire...devi morire'. Beh il giovane sardo di 45 anni è morto!". A rivelare all'Adnkronos quanto accaduto sugli spalti del Sardegna Arena sul finale della partita tra Cagliari e Fiorentina è Fausto Tagliabracci, presidente del club Scoglio-Nati Viola di Portoferraio, che ieri sera era a Cagliari.

A perdere la vita sugli spalti della Curva Sud da dove guardava la partita con la madre e la sorella Daniele Atzori residente nell’hinterland del capoluogo sardo. E' accaduto negli minuti della gara. A causare la morte un attacco cardiaco, a quanto si apprende. Immediatamente soccorso dal personale sanitario, all’uomo è stato praticato a lungo il massaggio cardiaco e con il defibrillatore, ma purtroppo inutilmente. La tragedia non è passata inosservata perché non c’è stato neppure il tempo di portarlo in ospedale. E’ stato ricoperto con un telo bianco nel piazzale della curva sud con il personale del 118 e i vigili del fuoco che hanno tentato l’impossibile per salvarlo. Sul posto la Polizia e i Carabinieri.

"Il calcio è diventato schifoso. Era iniziato tutto bene, i cori per Astori. Ero felice poi questo gruppo ha iniziato ad offendere i cagliaritani e la città di Cagliari. Me ne sarei andato via volentieri, poi la tragedia - ha raccontato Tagliabracci - Si capiva subito che stava succedendo qualcosa di grave sugli spalti dalle corse frenetiche degli operatori del 118... cosa trovano di bello da fare alcuni sostenitori viola? 'Devi morire...devi morire'. Beh il giovane sardo di 45 anni è morto! Vergogna assoluta...questo non è il calcio che amo".

La Digos della Questura di Cagliari e la Scientifica stanno acquisendo numerosi filmati dai social e video dalle tv e dalle telecamere di sorveglianza della Sardegna Arena.

Per la morte del 45enne è subito scattato un triste parallelo con Davide Astori nel giorno del ricordo della sua scomparsa proprio tre le due squadre con le quali aveva militato: stesse iniziali del nome, stessa passione per il calcio e stessa morte per problemi cardiaci. Una tragedia che ha fatto passare in secondo piano la maiuscola prestazione dei rossoblù sulla viola: sembra proprio che non abbia retto allo stress degli ultimi minuti di gara.

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