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Bari

Tragedia in volo, bimbo si sente male e muore dopo atterraggio

28 agosto 2018 | 11.56
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Un bimbo libanese di 2 anni è morto dopo essersi sentito male sul volo Alitalia Beirut-Roma. L'aereo stamattina è stato dirottato a Bari e ha effettuato un atterraggio d'emergenza per permettere soccorsi più rapidi ma nonostante l'immediato arrivo dell'ambulanza il piccolo è deceduto durante il trasferimento in ospedale. Il bimbo, che stava arrivando in Italia per cure mediche, è stato colto da una crisi cardiaca durante il volo ed è stato assistito da una infermiera della Croce Rossa che era a bordo con lui.

Il bambino libanese di 2 anni deceduto sul volo di trasferimento da Beirut in Italia era atteso a Fiumicino da un'ambulanza che lo avrebbe portato all'ospedale Bambino Gesù di Roma, per la presa in carico da parte dei medici del nosocomio pediatrico della Santa Sede. Il bimbo - riporta una nota della struttura sanitaria - era affetto da iperossaluria primitiva, forma severa di una malattia metabolica rara nota come ossalosi (frequenza compresa tra 1 caso ogni 100.000 abitanti e 1 ogni 333.000), e caratterizzata dall'accumulo, in vari organi e tessuti, di ossalato di calcio. In questi casi il percorso terapeutico prevede il doppio trapianto, contemporaneo o sequenziale, di fegato e rene: il trapianto del fegato permette di guarire il difetto metabolico, quello del rene di ripristinare la funzione renale. Il trapianto in questi bambini non è semplice - precisa l'ospedale - perché richiede alcune attenzioni particolari, inclusa spesso una dialisi da effettuare nel corso dell'intervento di trapianto stesso. Al Bambino Gesù sono stati già trapiantati 11 bambini con questa malattia, con trapianti combinati e sequenziali.

La tragedia, sottolinea Mario Balzanelli, presidente della Società italiana sistema 118, "pone all'attenzione istituzionale apicale dei competenti ministri dei Trasporti e della Sanità la necessità di varare - con criterio di massima urgenza temporale - un decreto interministeriale che assicuri alla nazione una efficace, affidabile 'Mobilità cardioprotetta tempo dipendente', che sancisca obbligo della presenza di un defibrillatore semiautomatico (Dae) a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblici".

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