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Traghetti low cost con la Sardegna, missione (quasi) impossibile

09 settembre 2014 | 17.25
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Difficoltà nel realizzare collegamenti a basso costo con l'isola sono stati incontrati - per motivi diversi - sia dalla Saremar, che ha interrotto il servizio nel 2013, che dalla GoInSardinia, che quest’estate ha lasciato a terra 1.800 passeggeri. E tra disagi e ritardi il Tar ha contraddetto l'Antitrust: non esiste un’intesa finalizzata all’aumento dei prezzi da parte delle grandi compagnie

Traghetti low cost con la Sardegna, missione (quasi) impossibile

Collegamenti via mare low cost per la Sardegna, missione (quasi) impossibile. L’ultimo caso, l’interruzione del servizio GoinSardinia, ha riacceso i riflettori sulla difficoltà di realizzare collegamenti verso l'isola a prezzi più bassi delle grandi compagnie. Per i motivi più diversi.

Negli ultimi anni – nei quali gli armatori si sono trovati davanti al problema dell’aumento dei prezzi delle tariffe, conseguenza della crescita del costo del carburante – sono due i casi di società che hanno attuato tariffe low cost e si sono poi trovate a interrompere il servizio.

Secondo quanto riportato da ‘Il Sole 24 Ore’, la prima è stata nel 2011 la Saremar, società nata da una costola della Tirrenia, passata poi sotto il controllo della Sardegna e ribattezzata ‘Flotta Sarda’ (condannata da un giudice di Genova perché il sostegno ricevuto dalla Regione è stato considerato un vero e proprio “aiuto di Stato”), che ha interrotto il servizio nel 2013.

La seconda è GoInSardinia, compagnia che quest’estate ha lasciato a terra 1.800 passeggeri a Olbia e che, in una nota sul proprio sito, ha precisato come “i ritardi di arrivi e partenze sulla tratta Livorno-Olbia” e “la soppressione di corse Livorno-Arbatax” sono “attribuibili solo ed esclusivamente a responsabilità della Anek Lines”.

La quale “dovrà rispondere di ogni danno sia nei confronti di GoinSardinia che nei confronti di tutti i clienti” che “dal 31 di luglio in poi hanno subito disservizi e maggiori spese dovute al guasto ai motori della nave El Venizelos che, per 15 giorni dal 31 luglio al 15 agosto, non ha potuto mantenere la velocità minima prevista nel contratto di nolo, indispensabile per garantire ai passeggeri gli orari di arrivo e partenza indicati sui biglietti di viaggio”.

Una situazione nella quale, a metà maggio, si inserisce anche l'annullamento da parte del Tribunale amministrativo regionale delle sanzioni comminate dall'Antitrust alle società di gestione dei traghetti della Sardegna. Per l'Autorità garante della concorrenza e del mercato esisteva un’intesa finalizzata all’aumento dei prezzi per i servizi di trasporto marittimo passeggeri nella stagione estiva 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova-Porto Torres. Un 'cartello' non riconosciuto dal Tar.

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