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Trascurati, contesi, testimoni di violenza in casa: sono oltre 91mila i minori maltrattati in Italia

15 maggio 2015 | 18.03
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Particolarmente esposte le femmine e gli stranieri. Migliore performance dei servizi sociali al Nord. Ecco i dati della prima indagine nazionale voluta dall'Autorità Garante per l'Infanzia. Federica Giannotta: "Il maltrattamento sui bambini costa 13 miliardi di euro all'anno, importante puntare su prevenzione". Telefono Azzurro: "Dati solo punta dell'iceberg, il fenomeno resta sommerso"

Adolescenti contro la violenza (Infophoto)
Adolescenti contro la violenza (Infophoto)

In Italia, ogni 1.000 minorenni residenti quasi 48 sono seguiti dai servizi sociali, per un totale stimato di 457.453 casi. Di questi 91.272 sono stati presi in carico perché maltrattati (9,5 ogni mille minori residenti). E' quanto emerge dalla prima 'Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia', condotta da Terre des Hommes e Cismai in collaborazione con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), e realizzata per l'Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, presentata oggi alla Camera.

Rispetto al totale dei bambini e adolescenti seguiti dai Servizi, i minorenni presi in carico per maltrattamento sono più numerosi al Sud e al Centro (rispettivamente 273,7 e 259,9 ogni mille) contro i 155,7 casi al Nord. Particolarmente esposte le femmine e gli stranieri.

Tra le tipologie più frequenti di maltrattamento troviamo la trascuratezza materiale e/o affettiva (il 47,1% dei casi). Se a questo dato affianchiamo quello relativo alla patologia delle cure (8,4%), si può affermare che oltre la metà dei bambini maltrattati subisce una grave forma di trascuratezza. Al secondo posto c’è la violenza assistita: un bambino su 5 di quelli maltrattati è testimone di violenza domestica e ne soffre le conseguenze. Il maltrattamento psicologico ha un’incidenza superiore rispetto a quello fisico (13,7% contro il 6,9%), pur avendo conseguenze tali da richiedere l’assistenza dei servizi sociali.

Altro dato su cui riflettere è che la prevalenza dei minorenni in carico aumenta al crescere dell’età. Si passa, infatti, da 29 bambini su mille in carico fino a 3 anni, ai 54 tra 11 e 17 anni. Percentualmente preadolescenti e adolescenti in carico ai Servizi sono il 42,1% del totale, 28,2% i bambini nella fascia delle scuola primaria, l’11,2% quelli nella fascia 4-5 anni e l’11,8% quelli in prima infanzia. Risultati che mettono in evidenza "lo scarso sviluppo di servizi sociali per la prevenzione precoce del maltrattamento".

Il confronto con altri Paesi. L’Italia ha un indice di prevalenza (9,5 casi per mille) inferiore al Canada (9,7), Inghilterra (11,2) e Stati Uniti (12,1). Le differenze sono ancora più marcate analizzando le differenti tipologie di maltrattamento: per quel che riguarda la violenza sessuale in Italia l’incidenza (4 bambini su 100 maltrattati) appare fra le più basse registrate nei Paesi industrializzati. "Sarà utile fare una riflessione approfondita se questo dato è legato a una difficoltà di emersione e rilevazione da parte dei servizi oppure si tratta di un’effettiva ridotta prevalenza", sottolinea Federica Giannotta, responsabile dei progetti Italia di Terre des Hommes. Che nel corso dell'incontro ha ricordato i costi dei maltrattamenti tra assistenza e cure: "costa allo Stato 13 miliardi di euro all'anno". Anche per questo "è necessario puntare sulla prevenzione".

I servizi sociali al Nord hanno una migliore performance: assistono un numero maggiore di minori, e quindi riescono a svolgere una funzione anche di prevenzione, mentre al Sud e al Centro arrivano ai Servizi soprattutto i casi più gravi.

L’indagine ha coperto un bacino effettivo di 2,4 milioni di popolazione minorile residente in Italia, con la partecipazione di 231 Comuni distribuiti in tutta Italia. "E’ questo un lavoro che fornisce una fotografia faticosa da guardare, ma necessaria. Capire l’entità del fenomeno, la sua distribuzione geografica sul territorio, le specificità, i terreni di coltura significa poter dare risposte adeguate. Significa anche poter avanzare proposte concrete a Governo e Parlamento al fine di arginare il più possibile questa realtà violenta nei confronti di chi ha meno di 18 anni. L’Authority che presiedo ha voluto questo prezioso lavoro di monitoraggio e ricerca", ha commentato Vincenzo Spadafora, Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. L’Authority di garanzia degli under 18 è da tempo impegnato sul fronte dei maltrattamenti ai minorenni. In questa direzione si colloca anche il lavoro portato avanti dalla prima Commissione consultiva presieduta da Luigi Cancrini che durante l'incontro di oggi alla Camera ha sottolineato la "necessità di una riforma di assistenza all'infanzia che porti in ogni città d'Italia una centro di cura per bambini e adolescenti maltrattati".

"La ricerca sperimenta con successo un sistema di monitoraggio sul maltrattamento all’infanzia, che coinvolge i Servizi sociali dei Comuni italiani", afferma Andrea Bollini, Consigliere Nazionale del Cismai. "Questo monitoraggio - aggiunge - potrà essere messo a regime con il Casellario dell’assistenza, predisposto dal Ministero delle Politiche Sociali. Il Cismai si è sempre battuto per incardinare nel nostro Paese un sistema permanente di raccolta dati sulla violenza, recependo i ripetuti inviti dell’Oms e dell'Onu".

A giudizio del presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, "i dati presentati oggi rappresentano un tassello importantissimo di un puzzle complesso quale quello del maltrattamento all’infanzia. Tuttavia il maltrattamento e la violenza sui bambini restano fenomeni in gran parte sommersi, nonostante i tentativi di monitorare il fenomeno. Purtroppo solo una parte delle vittime di abuso si rivolge ai servizi sociali e di cura, come mostrano anche molti studi internazionali. Altri chiedono aiuto alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso, ai Pediatri, alle Helplines o ad altre figure di riferimento. Molti casi non vengono riconosciuti e segnalati, spesso per mancanza di un’adeguata formazione. Altri, invece, restano nel silenzio, nascosti tra le pareti domestiche".

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