Due terzi dei progetti di trasporto pubblico urbano cofinanziati dai fondi strutturali dell'Unione europea sono sottoutilizzati. E fra i principali fattori ci sono carenze nella concezione dei progetti e una politica inadeguata in tema di mobilità. E' quanto denuncia la Corte dei conti europea, in una relazione su 26 progetti di 11 città di cinque Stati membri, fra cui Spagna, Francia, Italia, Polonia e Portogallo.I fondi dell'Unione europea in questi cinque Stati, pari a 5,3 miliardi di euro, rappresentano il 50% del totale dei finanziamenti Ue.
"La maggior parte dei progetti controllati erano stati attuati come previsto e soddisfacevano le esigenze degli utenti. Tuttavia, gli auditor della Corte hanno constatato un notevole sottoutilizzo dei servizi forniti: in due terzi dei casi, vi erano meno utenti di quelli attesi. Ciò implica altresì prestazioni non ottimali in termini di benefici economici e sociali, quali ad esempio la riduzione dei livelli di inquinamento e del traffico'', ha affermato Iliana Ivanova, membro della Corte responsabile della relazione.