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Trasporti pubblici e sporcizia incubo dei romani

15 dicembre 2016 | 15.08
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Decoro e pulizia sono il servizio valutato più scadente nel 2016 dai romani, bene invece nidi e cultura, settori per cui i cittadini esprimono ancora una certa soddisfazione. È quanto emerge dalla relazione annuale dell'Agenzia per il controllo della qualità e dei servizi pubblici di Roma Capitale, realizzato attraverso interviste effettuate a giugno e luglio 2016 e presentato in Campidoglio.

Fra i primi posti in classifica dell'indice di priorità d'intervento espresso dai cittadini c'è il tpl, valutato criticamente. A sostegno delle criticità lamentate, si legge nella relazione, dal lato dell'offerta complessiva, negli ultimi 10 anni c'è stato un calo di 13 milioni di vetture/km. L'offerta della metropolitana aumenta di 10 milioni di vetture/km (linea C e B1), ma tale incremento non compensa gli effetti della razionalizzazione del trasporto di superficie.

Anche l'offerta delle ferrovie regionali diminuisce complessivamente del 14%. Ma gli aspetti critici non si limitano solo alla diminuzione dell'offerta del servizio. Il trasporto di superficie, a quanto emerge dalla relazione, risulta "molto datato" e le vetture effettiva utilizzate rispetto alle dotazioni soni poco più della metà. L'obsolescenza dei mezzi fa sì che il 33% si guasti durante il tragitto influendo sul mancato rispetto della regolarità delle corse, obiettivo mai raggiunto dal 2006 a oggi.

Anche la metropolitana risulta caratterizzata da un deficit manutentivo del materiale rotabile e degli impianti che causa ritardi nell'erogazione del servizio e numerosi guasti. "A tutto ciò si aggiunga - si legge nella relazione - che le infrastrutture e i volumi di produzione di servizio sono assolutamente insufficienti in relazione al territorio servito".

Nella relazione si evidenzia infatti che Roma ha 2,4 treni/km per abitante, in confronto a 5,8 di Berlino e 9,7 di Londra e Parigi. Male anche i ricavi da traffico per passeggero, molto basso a confronto con altre città europee (0,21 cent contro 0,51 di Berlino e 0,84 di Parigi), valore determinato, si legge nella relazione, sia dal basso costo del biglietto.

Bassa la copertura tariffaria dei costi operativi, che non raggiunge l'obiettivo di efficienza, nonostante una tendenza di crescita. Inoltre i costi operativi per passeggero (0,70 ero) e per chilometro percorso (5,80 euro) rendono ancora il tpl a Roma largamente dipendente dalla contribuzione pubblica.

Servizio più gradito rispetto ai precedenti l'illuminazione pubblica, per il cui miglioramento nel 2015 l'amministrazione ha approvato il piano led. Quanto al verde nella relazione si segnala che, sebbene Roma si attesti come una delle città italiane più ricche di ville storiche e di grandi parchi urbani, la Capitale sconta una esiguità di risorse economiche impegnate dall'amministrazione per la gestione e la manutenzione del verde.

Quanto ai nidi, a quanto emerge dalla relazione Roma offre un servizio di buona qualità a costi inferiori rispetto alla media nazionale. "Nonostante l'aumento tariffario applicato a partire dal 2015 si osserva che il costo sostenuto dalle famiglie per il nido è il più basso a confronti con le principali città italiane".

Anche la gestione delle liste d'attesa risulta migliorata. Bene anche la cultura, dove si segnala un aumento dei ricavi e allo stesso tempo una spesa che diminuisce per i musei, "consegnandoci un esempio di buona amministrazione della città".

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