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Serie A

Tre a zero al Verona e il Genoa è salvo. Lecce retrocesso

02 agosto 2020 | 23.06
LETTURA: 6 minuti

Salentini battuti 4-3 in casa dal Parma

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Ultimi verdetti in Serie A con il Genoa che batte 3-0 il Verona al Ferraris salvandosi dalla retrocessione, risultato che condanna alla B il Lecce il quale al Via del Mare perde 4-3 col Parma. I liguri cancellano la brutta prova col Sassuolo e si riscattano con una gara di spessore decisa nel primo tempo grazie alla doppietta di Sanabria, 13’ e 25’, e al gol di Romero al 44’. La classifica finale vede i liguri salire a 39 punti, fermo a 35 il Lecce.

A Genova passa solo un minuto e mezzo di gioco e Dimarco spaventa i padroni di casa, dopo essere entrato in area con un tiro a giro non trova di poco il palo più lontano della porta difesa da Perin. Al 13’ Sanabria la sblocca, il paraguaiano in tuffo concretizza un cross di Lerager superando Radunovic. Problemi per Criscito che non ce la fa, Nicola getta nella mischia Barreca. Al 25’ il raddoppio dei liguri, sempre con Sanabria servito sul filo del fuorigioco da Pandev, l’attaccante 24enne con un tocco sotto beffa il portiere scaligero in uscita bassa. Al 35’ avanza Dimarco che spara alto.

Al 44’ la terza marcatura genoana, un colpo di testa di Romero indirizzato all’angolino. Nel finale infortunio di Pessina, il giocatore del Verona dopo uno scontro con Romero è costretto ad uscire in barella. La ripresa comincia a ritmi bassi, al 58’ è Pazzini, entrato al posto di Di Carmine, a impensierire Perin con un sinistro velenoso. Per gli scaligeri ci prova anche Lazevic, la palla sorvola la traversa. Al 61’ il Genoa resta in 10 per l’espulsione di Romero per somma di ammonizioni. Al 73’ pallone buono per Dimarco che di contro balzo conclude alto. Al 79’ sinistro di Inglese, fuori. Sugli sviluppi del corner Salcedo di testa non trova lo specchio. Tensione nel finale col rosso per lo scaligero Amrabat e Cassata. L’ultima conclusione per Faraoni ma Perin gli nega il gol. In classifica il Genoa chiude il campionato a 39 punti, fermo a 49 il Verona.

Torna in B dopo una sola stagione nella massima serie il Lecce che dopo essersi illuso della possibilità di rimonta ai danni del Genoa deve arrendersi al verdetto del campo. Al Via del Mare finisce 4-3 per il Parma in rete con Hernani all’11’, Caprari, 24’, Cornelius 52’ e Inglese al 67’, per i giallorossi gol di Barak, 40’, Meccariello, 45’ e Lapadula al 68’.

La prima occasione è degli ospiti con Kulusewski che innesca Caprari, il tiro dal limite viene bloccato in due tempi da Gabriel. Parma ancora al limite dell’area, Kulusewski conclude alto. All’11’ Parma in vantaggio: Hernani affonda sulla destra e con un rasoterra colpisce la base del palo, la palla arriva sui piedi di Lucioni che fa autogol. I salentini accusano il colpo e al 15’ Caprari riceve un pallone in area, il tiro sul primo palo esce di un nulla. Destro di Kulusevski, Gabriel blocca.

Il Lecce ci prova con Saponara, sul cross si rifugia in angolo Darmian. Dal successivo angolo il contropiede dei ducali con Caprari che scarica sulla destra per Hernani che gli restituisce la sfera e dal limite insacca il gol del 2-0. Al 35’ occasione Lecce, Lapadula ruba palla a Bruno Alves e la mette al centro per Mancosu che svirgola il pallone da ottima posizione.

In contropiede il Parma trova spazi, al 36’ Kulusevski riceve tutto solo sulla destra, lo svedese cerca la conclusione sul primo palo ma Gabriel blocca. Al 40’ il Lecce accorcia, Mancosu va sulla destra e mette al centro per Barak che di testa supera Sepe.

Nuovo errore di Bruno Alves, Mancosu dal limite consegna la palla tra le braccia di Sepe. Allo scadere sugli sviluppi di un corner, Falco pesca a centro area Meccariello, il difensore centrale trova di testa il suo primo gol in Serie A. Al 50’ conclusione dal limite di Falco, palla tra le braccia di Sepe. Al 52’ Cornelius riporta avanti il Parma, il danese è bravo al tap-in vincente su suggerimento di Barillà.

Al 55’ Saponara in profondità per Mancosu che incrocia sul secondo palo ma non trova per pochissimo lo specchio. Sull’altro fronte grande riflesso di Gabriel che salva su Caprari. Ancora Cornelius, il destro è potente ma non preciso. Al 67’ il Parma fa poker, su crosso profondo di Barillà Inglese tocca quanto basta per la deviazione vincente in porta. Passano 2 minuti e il Lecce accorcia, su cross di Donati, Shakhov devia di testa e colpisce il palo, è lesto a ribadire in rete Lapadula. Il Parma si rende pericoloso da lontano con una botta di Siligardi respinta da Gabriel. Non succede più nulla, il Lecce saluta la Serie A, il Parma chiude la stagione con 49 punti.

"Avremmo meritato di salvarci un po' prima, quello che mi interessa è che la squadra, dal mio arrivo, ha totalizzato punti per essere nona in classifica" ha affermato ai microfoni di Dazn il tecnico del Genoa, Davide Nicola. "Non raggiungere l'obiettivo sembrava un fallimento, è utile per noi ma soprattutto per i giovani. La capacità di non guardare solo al risultato, di autovalutarsi, è un gran lavoro a prescindere. Nel nostro mondo contano i risultati".

"Era il nostro obiettivo primario, sono sette mesi che lavoriamo per questo. Ce lo meritiamo, abbiamo vinto tutti gli scontri diretti. Abbiamo fatto ventotto punti da quando è arrivato il mister". E' il commento alla salvezza conquistata dal Genoa che ha battuto nell'ultima giornata 3-0 il Verona del portiere rossoblù, Mattia Perin. "Parlano i numeri, abbiamo vinto contro tante persone, perché il Genoa è una società gloriosa. Sono soprattutto quelli che non si vedono che fanno la differenza: sto leggendo un libro che sostiene che ci siano due squadre, una che entra in campo, e l'altra fuori -prosegue il portiere ai microfoni di Dazn-. Se entrambe non seguono gli stessi obiettivi, non riesci a raggiungerli. A gennaio il presidente mi ha chiamato, insieme a Pandev e Criscito, Vilevo dare una mano, e ho compiuto questo obiettivo. Ora siamo gratificati da questo". "Futuro? Sono tornato dopo nove mesi che non giocavo, tornare era un'opportunità importante. Io servivo al Genoa, e il Genoa serviva a me. Il mio cartellino è di proprietà della Juve, non dipende solo da me. Il mio obiettivo è giocare con continuità, e tornare ai miei livelli visto che sto recuperando la forma. Una porticina per il Genoa? Lascio aperte tutte le possibilità".

"I nostri ragazzi hanno lottato fino alla fine. Non è successo. Ma l'amore per questa maglia non finirà mai. E' solo un arrivederci. A testa Alta. Se tifi Lecce tifi Lecce e basta". Sono le parole affidate ai social dal Lecce dopo la retrocessione in Serie B, scaturita nell'ultima giornata per la sconfitta 4-3 con il Parma e la concomitante vittoria 3-0 del Genoa contro il Verona. I salentini lasciano la Serie A con 35 punti assieme a Brescia, 25 e Spal a 20.

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