Costituito da 55 grammi di esplosivo e 55 chiodi era stato lasciato vicino allo stadio Olimpico. Un vero e proprio arsenale composto da numerosi bastoni, sei bottiglie molotov e un coltello è stato trovato invece nascosto in un'auto sul lungotevere Diaz. Parente (Digos Roma): "In azione non tifosi ma criminali"
Sono tre le persone arrestate dalla polizia in occasione del derby Roma-Lazio. Si tratta di due laziali e un romanista, proprietario di una Fiat 600 che era parcheggiata vicino al bar River. A insospettire gli agenti sono stati proprio i movimenti intorno all'auto al cui interno è stato sequestrato un vero e proprio arsenale composto da numerosi bastoni, sei bottiglie molotov e un coltello. Il giovane incensurato di 23 anni è stato identificato e fermato dopo la partita vicino la sua abitazione in zona Spinaceto. Ora sono in corso le indagini per individuare eventuali complici. I due tifosi laziali, uno vicino all'area antagonista mentre l'altro simpatizzante di destra, sono stati fermati dopo essere stati trovati in possesso di fumogeni e petardi mentre camminavano in direzione opposta rispetto al deflusso dei tifosi.
Sempre nella zona dell'Olimpico gli agenti hanno trovato un ordigno artigianale con 55 grammi di esplosivo e 55 chiodi, potenzialmente in grado di uccidere una persona.
Il capo della Digos di Roma Diego Parente ha sottolineato durante la conferenza stampa che "qui non parliamo di tifosi o ultras ma di criminali". "Chi porta e utilizza questo materiale - ha ribadito - è un criminale. E l'obiettivo di questa guerriglia sono proprio le forze dell'ordine. Quando si tratta di attaccare le forze di polizia le ideologie vanno a farsi benedire". A chi gli chiedeva sulla possibilità di un derby a porte chiuse, Parente ha chiarito: "Non spetta a me questa decisione. Non so neanche se può essere vantaggioso o meno ma ieri abbiamo assistito a scene di guerriglia".