Lunedì l'incarico ai periti per accertamenti tecnici irripetibili, "svolti con la massima celerità possibile per consentire sgombero vagoni coinvolti nell'incidente"
dall'inviata Antonietta Ferrante
Un "atto necessario" l'iscrizione nel registro degli indagati degli operai che hanno effettuato i lavori di manutenzione sullo scambio che ha dato causa al deragliamento del Frecciarossa 9595 a Livraga (Lodi) il 6 febbraio, causando la morte di due macchinisti. Lo precisa la procura di Lodi in una nota, emessa, si spiega, "in considerazione della molteplicità di informazioni apparse sulla stampa nazionale e in parte discordanti o non corrispondenti alla realtà".
In particolare, spiega la procura, l'iscrizione è un "atto necessario per lo svolgimento in forma garantita degli accertamenti tecnici irripetibili, per la cui esecuzione sono stati incaricati due consulenti dotati di grande esperienza sul campo degli incidenti ferroviari e che sono intervenuti anche in occasione delle indagini svolte in passato per analoghi disastri".
I consulenti, già nominati dalla procura, riceveranno il formale incarico lunedì 10 febbraio, proseguono i magistrati, in modo da poter svolgere "al più presto le attività irripetibili volte ad accertare la funzionalità dello scambio che ha dato luogo al deragliamento e di tutti i dispositivi ad esso collegati. Tali accertamenti verranno svolti con la massima celerità possibile, al fine di consentire il più celere sgombero dei vagoni coinvolti nell'incidente e il ripristino del tratto di linea interessato dal deragliamento".
Per gli interrogatori degli operai di Rete ferroviaria italiana (Rfi) - indagati dalla procura di Lodi per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni colpose - si prospettato "tempi molto lunghi", fa sapere una fonte. Ascoltati come testimoni subito dopo l'incidente, i cinque dipendenti Rfi - il caposquadra e quattro operai - avevano respinto ogni accusa, sostenendo di aver lasciato lo scambio nella giusta posizione. Secondo la ricostruzione della procura sarebbe la posizione errata dello scambio, su cui gli operai hanno eseguito lavori di manutenzione la notte dell'incidente, ad aver causato il deragliamento lungo la linea dell'alta velocità.