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Trenta minuti 'almeno' su un sito porno. Per 4 giovani su 5 è un appuntamento fisso

04 maggio 2015 | 16.15
LETTURA: 4 minuti

E' quanto emerge da uno studio dell'Università di Padova che mette l'accento anche sulle possibili ricadute comportamentali. Distratti dallo smartphone, l'esperto: "Mina la felicità sessuale di nove coppie su dieci". Dalla riduzione del desiderio sessuale a un aumento di casi di eiaculazione precoce. Di certo, concludono, "la permanenza sul web li allontana dalle esperienze reali". Sesso in un click, giovanissimi stregati dal web

(Infophoto)
(Infophoto)

Il 78% dei giovani è un fruitore abituale di siti pornografici anche se l’abitudine al collegamento varia da qualche volta al mese (29%) a più volte a settimana (63%), ogni giorno o più volte al giorno (8%), con una permanenza nei siti in media di 20-30 minuti. Lo spiega uno studio redatto dal gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Carlo Foresta, dell’Università di Padova, che da oltre dieci anni studia le ricadute delle frequentazioni dei siti pornografici da parte dei giovani di età compresa tra 18-20 anni, analizzate nell’ambito di un progetto andrologico permanente. Distratti dallo smartphone, l'esperto: "Mina la felicità sessuale di nove coppie su dieci". I risultati di questo studio recentemente pubblicati sulla rivista americana International Journal of Adolescent Medicin Health. Sesso in un click, giovanissimi stregati dal web

Gli intervistati dichiarano che la frequentazione di questi siti diventava spesso una abitudine e il 10% dei frequentatori considerava l’abitudine come dipendenza.

Da questi studi è emerso che il comportamento sessuale dei giovani che frequentano i siti pornografici, per più volte alla settimana, risulta essere compromesso nel 25% dei casi. Le patologie della sessualità che emergono con maggiore frequenza negli accaniti frequentatori dei siti sessuali, sono una importante riduzione del desiderio sessuale (16%), un aumento delle eiaculazioni precoci (4%) fino a disturbi della eiaculazione (4%).

Il gruppo di studio dell’Università di Padova, ha disegnato in questa nuova analisi, l’identikit del giovane che frequenta i siti pornografici in internet. In collaborazione con la Fondazione Foresta Onlus, dall’analisi dei dati emerge che rispetto al 2004 è fortemente incrementata la frequentazione dei siti porno da parte dei giovani, raggiungendo una percentuale di circa il 70 % di coloro che si collegano più volte a settimana, fino a ogni giorno, con permanenza di questi siti di oltre trenta minuti a collegamento.

Analizzando l’identikit dei giovani che frequentano con più assiduità i siti, risulta che i maggiori frequentatori, sono i figli unici, con nuclei familiari impiegati in attività lavorative, pertanto con lunghi periodi di solitudine domestica. I giovani che frequentano maggiormente internet risultano essere più frequentemente fumatori (55% dei frequentatori rispetto al 40% per i non frequentatori).

Per quanto riguarda la sessualità reale, la frequenza dei collegamenti ai siti pornografici, allontana significativamente questi giovani dalle esperienze reali, ma contemporaneamente riduce significativamente l’abitudine alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse (rapporti protetti 25% rispetto al 55%dei controlli)

Tutte queste motivazioni sono alla base del dibattito promosso dalla Fondazione Foresta Onlus che si terrà mercoledì 6 maggio dalle ore 18 al Centro Culturale San Gaetano, Via Altinate, Padova con la partecipazione di: Carlo Foresta, andrologo; Emmanuele Jannini, sessuologo ; Luciano Gamberini, psicologo; Francesca Ferrari, giornalista; Gip delle Iene e con la moderazione di Platinette.

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