Quattro anni di reclusione, una provvisionale di 30mila euro e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da giovani. Una pena accessoria però non immediatamente esecutiva. Così ha deciso ieri il giudice riconoscendo la colpevolezza di un operaio 40enne della Valsugana, in provincia di Trento, finito in tribunale con l'accusa di violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni, figlia di vicini di casa.